Riceviamo dalla Asl di Viterbo e pubblichiamo
A partire dal 3 giugno, l’ambulatorio di Oncologia dell’ospedale di Tarquinia è passato da due a tre giorni di apertura all’utenza, tornando, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, all’offerta di salute erogata ai pazienti del comprensorio fino alla scorsa estate.
“È un obiettivo importante – commenta il direttore dell’Oncologia, Enzo Maria Ruggeri -, raggiunto grazie all’impegno della direzione strategica che ci ha consentito, mediante contratti libero-professionali, di acquisire nuovi medici in grado di supportare le nostre attività”.
Con il potenziamento dei professionisti in seno alla struttura è stata, infatti, superata la condizione di carenza di medici in forza alla unità operativa di Oncologia. Condizione che aveva comportato una riduzione temporanea dell’attività ambulatoriale a Tarquinia, a soli due giorni alla settimana, con conseguente spostamento della quasi totalità delle terapie oncologiche presso il polo di Belcolle.
“Anche se le terapie antiblastiche, per la maggior parte dei pazienti, erano già state riportate presso l’ospedale del litorale dal mese di gennaio – conclude Ruggeri -, eravamo in debito con la cittadinanza e con tutti gli utenti che fanno riferimento a questo struttura ospedaliera, strategica all’interno delle reti e dei percorsi di presa in carico delle patologie oncologiche. Sappiamo che la riduzione dell’attività ha comportato notevoli disagi ai nostri pazienti e mi scuso per questo, ma è stata necessaria per poter proseguire a offrire ai pazienti le migliori cure e la migliore assistenza possibile. Ciò che più conta, oggi, è che il percorso di ritorno alla piena operatività, comunicato in quel momento di oggettiva difficoltà, è stato avviato e concluso positivamente, a testimonianza della serietà e della credibilità dell’azienda sanitaria della nostra provincia”.