Riceviamo e pubblichiamo
Giovedì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, l’ingresso a Villa Lante di Bagnaia, frazione di Viterbo, sarà gratuito per tutti. Un’imperdibile occasione che permetterà di visitare gratuitamente, durante la festività, uno dei parchi rinascimentali più belli d’Italia.
Villa Lante non solo è uno dei più famosi giardini italiani ma anche una delle maggiori realizzazioni del Cinquecento italiano. Nel 2011 è stata votata “Parco più bello d’Italia”.
Ideata da Jacopo Barozzi da Vignola, la sua costruzione cominciò nel 1511, ma fu portata a termine intorno al 1566 su commissione del cardinale Gianfrancesco Gambara. Tuttavia la villa non ha acquisito questo nome se non quando, nel XVII secolo, passò nelle mani di Ippolito Lante Montefeltro della Rovere.
Villa Lante si compone di due palazzine, pressoché identiche, anche se costruite da proprietari diversi in differenti periodi. Fu il cardinale Gianfrancesco Gambara a dare il proprio nome alla prima. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1587, gli successe il nipote di papa Sisto V, il cardinale Alessandro Peretti di Montalto, che completò il progetto e costruì la seconda.
I giardini costituiscono l’attrazione principale di Villa Lante, con i loro spettacolari giochi d’acqua, cascate e fontane. Entrando dall’arco bugnato dell’entrata principale, ci si ritrova in un quadrato, perfettamente regolare dove il bosso è plasmato e modellato a formare motivi decorativi che circondano piccole fontane e sculture. Il tratto più caratteristico di questo parterre è la complessa fontana posta al suo centro, formata da quattro bacini, separati da cammini transennati, con i parapetti decorati con pigne di pietra ed urne decorative che intersecano l’acqua. Nel cuore del complesso, un bacino centrale contiene la celebre Fontana dei Mori del Giambologna.
Sopra il parterre principale il visitatore può inerpicarsi attraverso querce, lecci e platani, scorgendo fontane e sculture che si aprono attraverso inaspettati scorci. Si arriva quindi al primo dei giardini a terrazza ascendenti: qui, alloggiata tra due scalinate in pietra, vi è la Fontana dei Lumini, una fontana circolare a gradini. Su una terrazza successiva vi è un enorme tavolo di pietra con acqua che scorre nel suo centro. In questo posto, il cardinal Gambara intratteneva i suoi ospiti. Per ulteriori notizie: Tesori d’Etruria, Piazza della Morte 1 Viterbo 338.8618856 0761.220851 www.tesoridietruria.it welcome@tesoridietruria.it