Riceviamo e pubblichiamo
Rivisitare le proteste politiche e le manifestazioni del movimento antinucleare nel biennio ’86-’88 a Montalto di Castro, con uno sguardo più attento nei confronti del paesaggio. Con questo intento il fotografo viterbese Francesco Galli ha voluto esporre le sue fotografie, a 25 anni di distanza, in una mostra organizzata dalla Fondazione Solidarietà&Cultura Onlus, con il contributo del Comune di Montalto di Castro.
La mostra fotografica, intitolata “No Nuke – Manifestazioni e Politica a Montalto alla fine degli anni ’80”, aprirà al pubblico venerdì 30 marzo alle ore 17,30 presso il complesso monumentale San Sisto – in via Tirrenia 15, Montalto di Castro -. L’evento si svolgerà in contemporanea con la presentazione del libro “Destino Nucleare” di Adriana Terzo e Gianni Marsili.
Francesco Galli è un architetto e fotografo di paesaggi. Sin da giovanissimo coltiva la passione per la fotografia e per la politica. All’epoca delle manifestazioni No Nuke, a soli 19 anni, era coinvolto nella Federazione Giovani Comunisti come responsabile degli studenti nella sezione di Viterbo; oltre a quello di militante, durante gli scontri svolse anche il ruolo di fotoreporter, documentando con le sue immagini storie di manifestanti, operai e poliziotti nel biennio compreso tra il 1986 ed il 1988 fino al referendum.
“Ho già organizzato una mostra fotografica su quel periodo nel 1990, a Roma, quando ormai ero fuori dalle dinamiche politiche del Pci – spiega il Francesco Galli –. Questa volta però ho voluto rivisitare i negativi che avevo nel mio archivio fotografico compiendo una selezione diversa, con un occhio di riguardo per il paesaggio, così da inserire le immagini della lotta politica nel contesto del territorio montaltese. Oltre alle manifestazioni, ho scelto anche delle foto dell’alluvione del 1987 a Montalto che modificò completamente il paesaggio. Voglio ringraziare la Fondazione e l’Amministrazione comunale di Montalto – conclude Galli – per l’opportunità che mi hanno dato di tornare a lavorare su un territorio a cui sono molto legato”.
La mostra rimarrà aperta anche sabato 31 marzo e domenica 1 aprile a partire dalle ore 15,00 fino alle ore 19,00.