Riceviamo e pubblichiamo
Per il tramite del Reparto Supporti Logistici Poligono di Monte Romano, dipendente dal Comando Militare della Capitale, in occasione della ripresa delle indagini archeologiche presso la tomba Lattanzi a Norchia (VT), la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale insieme all’Esercito Italiano organizzano, in via del tutto straordinaria, delle visite al sito.
Gli scavi effettuati circa un anno fa avevano lo scopo di indagare meglio il rapporto tra la tomba di Grotte Scalina (a Viterbo, di cui il prof. Jolivet fu responsabile dello scavo) e la tomba Lattanzi (a Norchia), realizzate nello stesso arco cronologico, presumibilmente dalle stesse maestranze e che, comunque, presentavano forti analogie architettoniche. Ciò permise di effettuare rilievi topografici, fotogrammetria dei blocchi erratici mettendo in evidenza le parti che conservavano ancora i motivi decorativi, documentazione laser scanner e riproduzione in 3D del monumentale complesso funerario.
Le nuove indagini, invece, hanno l’obiettivo di mirare a datare meglio la tomba, di completarne la pianta e di verificare se, come a Grotte Scalina, uno dei due ipogei fosse riservato agli uomini, l’altro alle donne.
Tutto questo attuabile grazie all’accordo di collaborazione stipulato nel 2020 con l’Esercito italiano, per lo sviluppo di un sistema di tutela integrato“per lo svolgimento di un progetto di ricerca, conservazione, valorizzazione e fruizione del comprensorio archeologico, naturalistico e paesaggistico costituito dal settore occidentale della monumentale necropoli rupestre dell’insediamento etrusco di Norchia”. L’iniziativa (come previsto all’art. 3 dell’accordo) permetterà al pubblico di poter visitare, eccezionalmente, nel mese di luglio, per tre appuntamenti (8, 15 e 29) il sito che – ricordiamo – rientra in un’area demaniale compresa all’interno del Poligono Militare di Monte Romano, non accessibile al pubblico.
La visita durerà dalle ore 9:30 alle ore 12, con partenza dal parcheggio in località Cinelli a Norchia da dove si proseguirà a piedi lungo un percorso di circa 30/40 minuti che si inoltra all’interno della vasta necropoli.
La tomba Lattanzi, disegnata già nel 1832 dall’archeologo francese Albert Lenoir, è stata scavata nel 1852 dal medico condotto Mariano Lattanzi, da cui prende il nome, portando alla luce ben cinque sarcofagi databili della fine del IV e dell’inizio del III secolo a.C., tra cui quello del suo fondatore, Arnth Churcle, oggi conservato a Berlino e di suo figlio, Larth, attualmente al museo della Rocca Albornoz a Viterbo; degli altri tre, attualmente dispersi e anepigrafi, uno solo è femminile.
La tomba Lattanzi si trova nella vasta necropoli di Norchia, che si sviluppa su uno stretto pianoro alla confluenza dei fossi Pile ed Acqualta nel torrente Biedano, con unico accesso di comunicazione costituito dalla Via Clodia. La città qui sorta occupa poco più di 10 ettari ed era difesa naturalmente dalle ripide pareti tufacee integrate in alcuni punti con blocchi di tufo a doppia cortina.
Il paesaggio attuale del pianoro di Norchia è dominato dai resti dell’insediamento medievale, con la Pieve di San Pietro, il castello e la torre di guardia. Tutt’intorno maestose necropoli si aprono sui costoni rocciosi, con una vastissima varietà dei tipi architettonici delle tombe. La tomba Lattanzi rientra nella tipologia a facciata con due ordini sormontati da un timpano.
La partecipazione gratuita è aperta a tutti previa prenotazione obbligatoria. Gli incontri saranno a numero limitato e si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme anti-covid.
Inoltre chiunque voglia intervenire dovrà trasmettere in allegato l’apposito modulo, opportunamente completato, con la liberatoria per il Poligono di Monte Romano.
Infine si consiglia caldamente di indossare un abbigliamento adatto, con scarpe da trekking, cappello e molta acqua da bere a disposizione viste le temperature calde stagionali e considerate la durata dell’escursione e la lunghezza del percorso; la passeggiata avverrà, infatti, attraverso un terreno abbastanza accidentato. Coordinamento:Beatrice Casocavallo. Per prenotazioni e informazioni: sabap-vt-em.eventi@beniculturali.it