Riceviamo e pubblichiamo
“Non ci sono ostacoli insuperabili”. Matteo Moroni, testimonial dell’associazione SuperAbile Viterbo, traccia un bilancio dopo i sei mesi trascorsi per un progetto Erasmus in Norvegia.
“A distanza di qualche giorno dal mio ritorno – spiega il 22enne di Tarquinia -, mi sento pronto a tirare le somme su questo viaggio. Partendo dall’inizio, ricordo che questa avventura rappresentava una sfida con me stesso. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma avevo voglia di cimentarmi con qualcosa di sconosciuto. Nascendo con una disabilità (Sindrome di Poland, NDR), mi sono indirizzato spesso verso la ricerca di una zona di comfort, ambienti familiari e con pochi cambiamenti. La vera svolta è arrivata crescendo, quando spostando l’attenzione al di fuori di me stesso, ho iniziato a voler esplorare questo mondo in cui non esistono barriere. Sono partito evitando che fossero timore e incertezza a prendere decisioni per me.
Con il sennò di poi – aggiunge Matteo – posso dire che, se non avessi lasciato la mia quotidianità per questi mesi, avrei perso una delle opportunità migliori che mi siano mai capitate. Ho avuto modo di uscire dall’Italia e visitare la Norvegia ed esserne cittadino, conoscendo molti sprazzi della cultura locale. Ogni individuo che ho avuto modo di conoscere approfonditamente si è dimostrato affabile, pronto ad aiutarmi in ogni evenienza, interessandosi spontaneamente a quella che è la mia disabilità. Infatti, durante questi mesi ho conosciuto delle persone meravigliose, provenienti da tutta l’Europa, che ora reputo amici, e che avranno sempre uno spazio nel mio cuore. Ho quindi stretto legami, imparato e infine acquisito sicurezza sulle mie capacità. Credo che questi siano gli anni migliori per viaggiare e conoscere, poiché si affronta la vita in modo spensierato, ancora liberi da preconcetti di ogni sorta. Se si ha un sogno bisogna inseguirlo, non devono essere disabilità o paure a bloccarci. Un ringraziamento ai miei compagni dell’associazione SuperAbile Viterbo per la vicinanza e l’affetto dimostrato in questi mesi”.
“Siamo noi che ringraziamo Matteo Moroni – puntualizza Alfredo Boldorini, presidente dell’associazione – non solo per averci coinvolti in questa sua bellissima esperienza, ma anche per averci inviato riporti e testimonianze sulla quotidianità norvegese, con un occhio relativo all’inclusione ed alla disabilità, rappresentando nel contempo la nostra associazione in Norvegia”.