La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito referendario sull’articolo 18: lo rende noto la Consulta in una nota diramata in mattinata. Gli italiani, quindi, non saranno chiamati al voto per l’abrogazione delle modifiche apportate dal Jobs Act allo Statuto dei lavoratori e a reintrodurre i limiti per i licenziamenti senza giusta causa, secondo quella che era l’originaria proposta della CGIL bocciata dalla Corte. Ammessi, invece, i quesiti relativi ai voucher ed alla responsabilità in solido appaltante-appaltatore.
Di seguito il testo integrale della nota: “Nell’odierna camera di consiglio la Corte Costituzionale ha dichiarato: ammissibile la richiesta di referendum denominato “abrogazione disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti” (n. 170 Reg. Referendum); ammissibile la richiesta di referendum denominato “abrogazione disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)” ( n. 171 Reg. Referendum); inammissibile la richiesta di referendum denominato “abrogazione delle disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi ” (n. 169 Reg. Referendum)”.