(s.t.) Nessun miracolo: la Corneto Juniores lascia l’élite e retrocede, sconfitta 4 a 2 dalla TusciaFoglianese nel playout che poteva clamorosamente ribaltare le sorti di una stagione tormentata.
Sul campo ospite, i ragazzi guidati da Livio Morelli – poi espulso – vanno sotto e reagiscono, con l’1 a 1 su rigore di Simone Martelli. Poi la Foglianese prende il largo, sino al 3 a 1: a quel punto ancora Martelli (migliore in campo per abilità ed impegno) regala speranza ai rossoblù, che però soccombono definitivamente nel finale.
Si chiude così, dopo tre stagioni, l’avventura della Corneto nell’élite regionale: un campionato conquistato nel 2010 – ironia della sorte, proprio nell’ultima, decisiva gara sul campo della Foglianese – da un gruppo che quasi in toto si è, poi, riversato nell’attuale prima squadra della Corneto, allora guidato da Renzo Bonelli. E c’era Bonelli anche l’estate scorsa, alla guida della squadra, prima dell’avvicendarsi di tecnici che ha portato sulla panchina più tormentata della società rossoblù prima Tino Filippi, poi Livio Morelli, senza grosse scosse dal punto di vista dei risultati. Alla fine, quando sembrava che nemmeno il bottino di punti accumulato inizialmente potesse servire a salvare la stagione, la vittoria all’ultima di campionato aveva riacceso le speranze, tutte gettate su un play out che non ha, però, completato il sogno di un altro anno in élite.
Difficile capire se questa squadra potesse fare meglio: sin dalle prime giornate si era capito che il gruppo avrebbe sofferto la categoria, ancor di più considerando che la mancanza di under in prima squadra ha spesso costretto al travaso di alcuni elementi in Promozione, a partire da quel Bonaventura trasferitosi, a gennaio, alla Vigor Perconti. Difficile anche capire se la società credesse veramente nella possibilità di salvezza, se – in estate e nel corso dell’anno – siano stati fatti i passi dovuti per provare a mantenere una categoria che era fiore all’occhiello della Corneto.
Ed è complicato anche capire se ci credevano davvero, nella salvezza, alcuni elementi di quel gruppo: considerando il numero di ragazzi in allenamento e le tutt’altro che celate, contemporanee presenze sui campi di calcetto dei vari tornei locali – persino alla vigilia del play out – qualche dubbio in merito è più che legittimo.