Riceviamo da Maurizio Conversini (Movimento Civico per Tarquinia) e pubblichiamo
Per impegno morale e per dovere civico nei confronti di tutta la comunità tarquiniese e, soprattutto, per coloro che hanno richiesto il nostro supporto per fare luce sull’argomento in oggetto dell’interrogazione allegata alla presente, il consigliere Maurizio Conversini, rappresentante del Movimento Civico per Tarquinia, rende pubblica l’interrogazione protocollata presso l’ufficio Comunale preposto, sperando di recepire le necessarie informazioni e chiarimenti sulla destinazione degli introiti oggetto del quesito.
L’argomento trattato dal Movimento Civico e presentato dal consigliere Conversini attraverso la richiesta di chiarimenti sulla destinazione de gli introiti inerenti la bonifica della Madonna del Pianto risalenti al 2008.
Entrate economiche derivanti da incassi nei confronti del Comune di Tarquinia pari a 178 mila euro che, ad oggi, non hanno ancora avuto destinazione di spesa nella realizzazione (obbligatoria) del tanto dibattuto e ad oggi crediamo archiviato “percorso archeologico”.
A seguire l’interrogazione come in originale:
Il consigliere Maurizio Conversini
Movimento Civico per Tarquinia
Via Garibaldi n. 50
01016 Tarquinia VT
Al
SINDACO del Comune di Tarquinia
Piazza G. Matteotti, 6
inviata per email e PEC
Tarquinia 30.07.2020
Oggetto: Interrogazione sull’introito comunale inerente la bonifica dell’area Madonna del Pianto. Studi del 2008.
Ill.mo sig. Sindaco,
Le rammento che degli archeologi, nel 2008 enunciarono che sotto la colata di cemento sita in località Madonna del Pianto si trovavano circa sedici tombe le quali, sommate alle altre 25 individuate in zona raggiungono il ragguardevole n. di 41, una necropoli intera!
Una preziosa testimonianza scritta, il testo si chiama “Mediterranea” già “Quaderni di archeologia etrusco-italica”, a pagina 177 cita il seguente titolo: “Lo scavo in località Madonna del Pianto a Tarquinia”. Un argomento con una presentazione preliminare dello scavo avvenuto nei mesi di marzo-giugno 2008, in un settore della necropoli nella località Mercareccia, area denominata Madonna del Pianto.
Pertanto già nel 2008 si era a conoscenza che sotto quell’area c’erano delle tombe. Allora perché tentare di costruirci sopra nel 2010?
La Fondazione Lerici poté documentare l’interno di molte camere seppur violate. Forse, trattandosi di una necropoli “moderna” e quindi di meno prestigio etrusco, si è tentato di raggirare l’aspetto culturale in favore di quello palazzinaro? Fatto sta che lo stop all’opera avvenne dopo la scoperta dell’enorme necropoli.
E’ noto ormai da più di dieci anni che il Comune di Tarquinia si trovò con la cifra di 178 mila euro nelle sue casse e che, ad oggi, non si è ancora deciso di spenderli nella realizzazione (obbligatoria) del tanto dibattuto e ad oggi crediamo archiviato “percorso archeologico”.
In conclusione a quanto sopra esposto, il Comune decise di prendersi l’area e le 178 mila euro per risistemarla, in cambio la ditta si spostò di qualche centinaio di metri, in un nuovo lotto trasformato per l’occasione, grazie ad una “programma integrato”, in edificabile.
Tutto ciò premesso, con la presente chiedo che venga al più presto fatta chiarezza su tale vicenda, in special modo sulla destinazione dei fondi a risarcimento del danno (i già menzionati 178 mila euro) riservandomi inoltre il diritto di richiedere alle Autorità idonee e preposte spiegazioni in merito.
per il Movimento Civico per Tarquinia
Il consigliere comunale Maurizio Conversini