Un’interrogazione presentata da Maurizio Conversini, consigliere del Movimento Civico per Tarquinia, in merito al progetto presentato dalla Società Agricola Civita Ittica S.r.l.
“Siamo venuti a conoscenza, purtroppo con molto ritardo, della procedura di assoggettabilità alla VIA del “Progetto relativo ad un Impianto di pescicoltura offshore su gabbie galleggianti …”, – recita il testo dell’interrogazione – presentato da Enel Produzione S.p.A e Società Agricola Civita Ittica S.r.l. Il suddetto impianto offshore servirebbe per ridurre lo scarico a mare dei reflui inquinanti (sterco, residui dei medicinali e altro marciume) dell’esistente impianto di terra, i cui scarichi, da anni passano attraverso un inadeguato e inidoneo sistema di filtrazione meccanico e vasche di decantazione. A questo proposito la Nota 977 (del 28 luglio 2012) della Commissione Tecnica (CTVIA), imponeva l’obbligatorietà dell’utilizzo di filtri idonei (ossidazione a fanghi attivi o filtrazione biologica, fitodepurazione) evidentemente non realizzata, dato l’alto costo di realizzazione. Questo si evince dallo studio preliminare ambientale, che recita testualmente (evidentemente per dare maggiore rilievo alla costruzione del nuovo impianto offshore):”…non potendo, la Società Civita Ittica far fronte ai maggiori costi di gestione derivanti dal sistema dei filtri meccanici ipotizzati”.
“Considerato – continua Conversini – che il nuovo impianto a mare prevede la realizzazione di 4 moduli di ancoraggi che ospiteranno ciascuno 10 gabbie galleggianti, per un totale di 40 gabbie del diametro di 30 metri ciascuna” con le gabbie che “dovranno essere posizionate ad una distanza minima di circa 1,2 Km dalla costa nella porzione di mare compresa tra la zona di Punta della Mattonara e Punta S. Agostino, una delle zone più belle della nostra costa, e che questo nuovo impianto scaricherà direttamente in mare le tonnellate di sterco, residui medicinali, batteri e marciumi vari e che influirà direttamente sull’equilibrio biologico della fauna e flora esistente e altrettanto direttamente sulla pelle e sulla salute dei bagnanti. Visto che da anni il nostro territorio, a vocazione fondamentalmente agricolo/turistica, è sottoposto a continue richieste di devastazione da parte di privati (vedi Termovalorizzatore, autostrada, raccordo stradale Civitavecchia-Viterbo) i cui effetti si risentono e si risentiranno in terra e in aria ed ora in acqua, e che lo stesso Comune di Civitavecchia ha presentato al Ministero dell’Ambiente un documento di osservazioni critiche alla richiesta di assoggettabilità alla VIA del Progetto presentato da Enel e Società Agricola Civita Ittica, il Movimento Civico per Tarquinia, nella persona del proprio Consigliere di minoranza, Prof. Maurizio Conversini chiede di rendere pubblica alla cittadinanza tutta la posizione in merito di questo comune”.