Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia e pubblichiamo
Il Movimento Civico per Tarquinia rammenta che al Consiglio Comunale del 30 Novembre u.s. è stata valutata e dibattuta la richiesta/mozione presentata al protocollo in data 26 novembre avente per oggetto tutte le criticità imputabili alla Società Talete S.p.A.
La conseguenza del passaggio in commissione di pochi giorni fa, concessa dall’attuale amministrazione e discussa da tutte le forze politiche, ha prodotto un documento di sintesi dove, all’unanimità, si esprime l’indiscutibile volontà sulla contrarietà dell’entrata di soggetti privati in Talete S.p.a. e inoltre, attivarsi presso la Regione Lazio affinché venga applicata la L.R. n. 5/2014 nel rispetto del risultato del Referendum sull’acqua pubblica… e molto altro ancora.
Su questo argomento siamo riconoscenti anche al Comitato Provinciale “Noi non ce la beviamo” in quanto instancabilmente continua ad aggiornarci e supportarci.
Altresì, ciò che ancora non ci convince è il metodo di risanamento della situazione debitoria della Società suddetta. Sono veramente poco chiare le affermazioni fatte dal Consigliere Regionale Panunzi (PD), ove lo stesso rende noto dell’arrivo di 3 milioni di euro da parte della Regione Lazio per l’ammodernamento della rete idrica della Tuscia, di cui di questi 3 milioni di euro 600 mila, arriveranno dalle tariffe applicate al servizio idrico integrato, ossia dai contribuenti.
Forse qualcosa ci sfugge ma, in una Società dove si parla costantemente di ricapitalizzare più di 40 milioni di euro di debiti per mancati introiti derivanti da utenti non paganti e, conseguentemente, ribadito più volte dal Presidente Bossola che la Società Talete S.p.A. sta oramai “agli sgoccioli”, la Regione con soldi pubblici cosa fa? Ammoderna le infrastrutture? A che pro! Ci auguriamo che non sia la solita storia che paga sempre Pantalone, così quando arriverà il privato, se arriverà il peggio è fatto e, gli rimarrà con minori investimenti la massimizzazione dei suoi profitti.
Cari Consiglieri Regionali, in quanto ce ne siete molti in Regione che state attaccando il vostro “cappello a questo chiodo”, attenzione perché il chiodo non può reggere il cappello di tutti.
Non solo da Movimento Civico ma anche e soprattutto dai cittadini come già detto, ci aspettiamo risposte più chiare e definite, tanto per iniziare sarebbe utile conoscere le vostre posizioni in merito ai due principali punti referendari:
- fermare la privatizzazione dell’acqua: proponendo l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.
- lasciare fuori i profitti dall’acqua: proponendo l’abrogazione dell’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto della “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
Non da meno conto, una spiegazione sulla voce del deposito cauzionale presente in bolletta applicato agli utenti secondo la scelta del loro metodo di contribuzione, cosa significa?
Infine, non per peccare di presunzione, ma dopo aver raccolto nella mostra città più di 1.500 firme a favore del comitato “No Talete, Si Acqua Pubblica”, forse qualche quesito possiamo pure permetterci di sottoporvelo.
Dopo il consiglio comunale di ieri 23 dicembre, siamo soddisfatti di aver intrapreso la giusta direzione, in modo congiunto con l’amministrazione stessa e altre componenti politiche, per dare ai cittadini la dovuta tutela sulla gestione dell’acqua-Talete. È sempre stato uno degli obiettivi prioritari del nostro programma elettorale. Saremo pronti e disponibili a portare avanti con ogni mezzo la tutela dell’acqua attraverso la gestione della cosa pubblica, confidando nella condivisione e con il supporto di tutti.
Il Movimento Civico per Tarquinia