Riceviamo dal Movimento Civico per Tarquinia-Areasx e pubblichiamo
Siamo pronti a giurarlo, l’intento con cui abbiamo partecipato al convegno contro la possibilità che sul nostro territorio si potesse realizzare un inceneritore da parte della società privata A2A, era nobile e motivato da sane intenzioni e puro spirito collaborativo a difesa, insieme agli altri, del nostro territorio.
Con enorme rammarico per l’occasione persa, registriamo l’ennesima sceneggiata ad uso e consumo di aspiranti improbabili politici lanciati nel firmamento del nulla di un buco nero e, ancor peggio, abbiamo assistito all’ennesima carrellata di rappresentanti e amministratori della lega.
Doveva essere la partenza di un movimento a difesa del territorio, tutti coinvolti e uniti dal medesimo obiettivo ma dopo l’interessantissimo intervento del medico e di un, seppur chiacchierato, competente ingegnere, nessuno ha potuto prendere la parola per esprimere la propria opinione. In compenso ci è stato chiesta partecipazione per tenere i cartelli per un presunta manifestazione nel sito dove dovrebbe insistere l’inceneritore.
Di fatto, la manifestazione è stato un palese spot da clima elettorale ad uso e consumo strettamente privato. Una delle forme più incivili di negazione della partecipazione popolare. E dire che presidiava l’assemblea il sindaco in collaborazione con Italia Nostra.
Unica nota positiva, detta senza alcuna polemica, la presenza del consigliere regionale Blasi, la quale ha informato tutti, circa un documento sottoscritto da 32 consiglieri regionali da sottoporre al voto del consiglio regionale da portare, come deliberato, in conferenza di servizi; nel quale si afferma senza dubbi ne ambiguità che il consiglio regionale nega la possibilità che su tutto il territorio del Lazio si possano fare impianti come l’inceneritore in questione.
Ora dopo la sonora bocciatura del format con la quale è stata confezionata e gestita questa assemblea, ci rimangono alcuni dubbi. Sono stati invitati altri consiglieri regionali oltre alla Blasi e ai sindaci della lega presenti? Perché si è impedito di fatto un dibattito pubblico o l’intervento dei tarquiniesi? Perché si è taciuta l’iniziativa dei 32 consiglieri regionali uniti nell’obiettivo comune? Perché si è sottaciuto il fatto che una cospicua fetta di azioni della società A2A siano del leader della lega nonché ex ministro degli interni? E che questo lo rende socio della suddetta a tutti gli effetti?
Se l’obiettivo dell’assemblea doveva essere quello di unire tutti i disponibili e di buona volontà contro l’inceneritore, tutti dovevano avere cittadinanza in quella assemblea. Francamente, noi, siamo stufi di certa cialtroneria politica che, utilizzando temi di interesse generale e dei cittadini di Tarquinia, nascondendosi dietro vertenze condivisibili, in realtà rimesta per guadagnare consenso e un ambito posto al sole.
Temiamo che questa continua, esasperata semina del proprio orto, avrà come unico risultato che anche la terra più fertile diventerà un deserto sterile. Rimaniamo a disposizione per qualcosa di serio che difenda il territorio, perché, sventato il rischio dell’inceneritore, rimangono in piedi come una spada di Damocle, la Trasversale e la Centrale a Biogas.
Movimento Civico per Tarquinia-Areasx