(s.t.) Da San Giorgio a Talete, da Bricofer a Mondo Convenienza: conferenza stampa a tutto campo, stamani, di Gianni Moscherini, che rilancia il Cantiere della Nuova Politica – “dalla prossima settimana ripartiranno gli incontri per migliorare il programma dello scorso anno e raccogliere le persone che vorranno far parte delle liste civiche” – ma chiarisce su un punto: “Certo non annuncio oggi una mia candidatura a sindaco: se i cittadini impegnati in questo progetto me lo chiederanno potrei pensarci, ma certo non ho la brama di rincorrere il potere o la fascia tricolore”.
Su un punto, sin dall’inizio, Moscherini conferma la propria attenzione: “Il principale problema da affrontare o oggi o dalla prossima amministrazione deve essere San Giorgio”. E il concetto, sul tema, è sempre lo stesso: la visione programmatica della “città giardino” già lanciata nella scorsa campagna elettorale e l’applicazione della legge regionale 28/80. “Quell’area potenzialmente meravigliosa, ora abbandonata da Dio e dagli uomini, va finalmente ricondotta sui binari della legalità. – spiega nel dettaglio – Solo la ricerca di particolarità non ancora individuate hanno, sin qui, impedito l’applicazione della 28/80, altrimenti impiegata con efficacia in molti altri comuni del Lazio”.
Perchè se ne parla di nuovo ora? “Perchè, dopo le dimissioni di Mencarini, c’è ora un commissario, – spiega Moscherini – che ho conosciuto fugacemente il giorno in cui si è insediato e, nell’occasione, mi ha fatto una buona impressione. anche come persona decisa sui suoi compiti. Mi auguro che su San Giorgio rimetta i problemi della collettività sul binario della legalità: in fondo, si tratterebbe di attuare solo l’indirizzo politico già espresso, all’unanimità, dalla giunta precedente nel gennaio scorso, che parlava chiaramente dell’applicazione della 28/80. Anzi, mi piacerebbe capire chi amministra la politica cittadina, se il sindaco o il responsabile di settore. Perché in dieci mesi non sono state attivate le procedure di applicazione di quanto deciso in giunta, e anzi ad alcuni, a San Giorgio, sono giunte le ordinanze di demolizione? Invece a Mazzola chiedo perché, in dieci anni, non ha applicato la 28/80?”.
Poi Moscherini passa a Bricofer. “A quanto so – spiega sul tema – l’avvocato del Centro Benedetti, dopo l’ennesima sollecitazione fatta al Comune sulla procedura autorizzativa senza risposta, ha girato tutto alla Procura. Trovo fosse urbanisticamente e commercialmente sbagliato mettere due aziende omologhe quanto a prodotti così vicine, ancora di più in una congiuntura economica come quella che stiamo vivendo, con il Centro Benedetti che già era costretto a ridurre l’orario di lavoro dei suoi dipendenti per non dove licenziare nessuno”. “Sul tema, tra l’altro, con Bacciardi chiedemmo un consiglio comunale aperto – continua – senza alcuna risposta. Non invidio il commissario, che si trova in mano due patate bollenti come queste…”
Due passaggi, poi, su Talete e Mondo Convenienza. “Leggo che la Regione minaccia i comuni che non vogliono firmare la convenzione con Talete – esordisce sul tema – E fanno bene a non firmare, se devono farlo alle condizioni di Tarquinia! Talete è una vicenda da rivedere: avessi la gestione della vicenda a Tarquinia rimetterei in discussione la convenzione e porterei a livello regionale il problema dell’acqua pubblica e quello della depurazione e della qualità delle acque. La Regione si riprenda l’acqua, i comuni si associno per riprendere l’acqua”.
“Su Mondo Convenienza gli amministratori di questo paese degli ultimi quindici anni, Giulivi compreso, hanno detto nulla? – chiede Moscherini – Nemmeno una dichiarazione per i giornali, per dichiararsi contrari. Possibile che una multinazionale con migliaia di dipendenti deve mandare a casa proprio i 18 dipendenti sel punto vendita di Tarquinia, nella città in cui è nata, trattando il suo primo punto vendita come un negozietto? Tutti dicono che non si poteva fare nulla: i dico che serviva una sommossa popolare!”
Infine, qualche inevitabile passaggio politico elettorale. “Giulivi in campo? Mi fa simpatia, perché assistendo alla fondazione della Lega a Tarquinia, alla presenza del senatore Fusco, ho scoperto di come Giulivi sia commissario cittadino: ma in quale lega stava? Quella degli elicotteristi? Due anni fa, da candidato, lo cercai per parlaci, senza risposta. Improvvisamente, un mese fa o due, mi chiama per chiedermi di vederci e mi dice Gia’, te e io ormai non ci dobbiamo più occupare di politica. Poi mi giro e lo trovo candidato! Di lui sindaco, comunque, ricordo che quando ero sindaco a Civitavecchia la gente di qua mi chiamava per dirmi che non riceveva nessuno. Ad ogni modo, stia attento a fare nomi e cognomi quando parla in conferenza stampa: perché quando quel giorno parlava di pirati, io ho pensato di poterlo considerare tra quelli”.
“Mi auguro almeno – chiude – che gli schieramenti in lizza stavolta non siano gli stessi della volta scorsa: ma quanto fatto in quell’occasione sta venendo sempre più alla luce. L’accozzaglia fatta da chi ha guidato il paese per dieci anni per non far vincere me, a supporto di Mencarini, no ha certo portato fortuna ad un partito già in crisi”.