Riceviamo e pubblichiamo
Nella serata conclusiva del Festival dell’ecologia integrale di Montefiascone del 25 giugno, il palco dello spazio – teatro presso la cripta di santa Lucia Filippini ha ospitato uno dei grandi nomi del cinema italiano, Michele Placido che, in esclusiva, ha dato voce alla natura violata dall’uomo. Un grande fiume originato da un ghiacciaio, racconta la sua storia, esprimendo delusioni e speranze sulla realtà umana che osserva nel suo corso.
Il “Cantico dell’Acqua”, costruito su testi originariamente riferiti all’Amazzonia, è stato adattato da Emmanuel Casaburi, attore emergente che recita accanto al maestro Placido. Entrambi con la loro recitazione sono riusciti a dar vita, voce e anima ad un corso d’acqua che scorre, si alimenta di tanti altri rivoli, cresce, viaggia, e nel suo viaggio incontra gli intralci dell’uomo, che pian piano ne cambiano l’originaria natura stravolgendone l’equilibrio. Il fiume, nato per essere libero e dono della creazione, diventa così tossico, vittima dell’inquinamento e dell’egoismo degli uomini, incapaci di capire che, se si stravolgono gli equilibri della natura, chi ne paga le conseguenze è l’umanità intera.
Nella suggestione dello spazio – teatro che tante attività culturali, scientifiche e artistiche ha visto svolgersi nei quattro giorni del Festival, ieri sera con un allestimento scenico site specific, il Cantico dell’Acqua è stato la degna conclusione di una rassegna che nella terza edizione è divenuta centro propulsore di eventi esclusivi tesi alla salvaguardia del pianeta, con ospiti davvero eccezionali. A un emozionato Placido anche il premio speciale “Custode della Casa Comune”, che gli è stato consegnato da monsignor Fabio Fabene, il vero promotore di questo importante appuntamento.
La città in scena
Al termine un flashmob, organizzato da studenti ed artisti professionisti di Montefiascone, sui diritti dell’acqua come proposta finale di cittadinanza attiva.
I ringraziamenti e l’impegno futuro
Monsignor Fabene ha voluto porgere in pubblico i ringraziamenti ad artisti, accademici, imprenditori e tutti coloro che hanno contribuito alla ottima riuscita dell’evento, ricordando l’impegno futuro richiesto dal messaggio del Santo Padre per la salvaguardia dell’ambiente e assicurando la sua personale adesione e quella di tutti coloro che lo affiancano in questo delicato compito di promozione ed attuazione dell’enciclica “Laudato si’”. Una dichiarazione di intenti che vede Mons. Fabene e tutto lo staff già al lavoro per il prossimo anno, che avrà come tema centrale “La città” e tutti i suoi bisogni di tutela ambientale.