Riceviamo dal Sindaco di Monte Argentario e pubblichiamo
L’andamento generale della pandemia in Italia, come nel mondo, è ancora tale da non consentire di lasciarci abbandonare a facili ottimismi.
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie e con il capodanno la voglia di ”normalità” è naturalmente cresciuta a dismisura e tutti noi agogneremmo a poter compiere nella quotidianità le più classiche attività del periodo e ad intraprendere tutti i conseguenti riti tradizionali. Acquistare i regali da mettere sotto l’albero, organizzare incontri conviviali con i nostri cari e con gli amici, riunirci nei lunghi pomeriggi o nelle serate per i classici giochi di società, partecipare ad incontri, presenziare alle celebrazioni religiose, brindare al nuovo anno, vivere nella maggiore spensieratezza possibile.
Dobbiamo rassegnarci che così non sarà, né potrà essere.
I responsabili della gestione pubblica, Governo e Regioni in primis, sono quotidianamente chiamati a cercare di contemperare il difficile equilibrio tra la necessità di garantire la salvaguardia della salute pubblica e la consapevolezza di dover nel contempo tentare di tutelare anche le molteplici attività produttive ed economiche. Compito arduo. E’ un esercizio particolarmente difficile, una dicotomia probabilmente insuperabile, un obiettivo complesso.
Penso che esercitare il potere decisionale non sia stato mai tanto improbo quanto in questo periodo, ma credo che le oggettive condizioni rendano auspicabile che la linea della fermezza prevalga rispetto alla spinta del cosiddetto “liberi tutti”.
La salute è il primo presupposto che possa permettere anche una prospettiva di sviluppo dell’economia, senza di essa sarebbe del tutto vano perseguire la seconda.
A Monte Argentario, per fortuna, così come in gran parte delle zone della Bassa Toscana, si registra una condizione migliore, sul piano epidemiologico, rispetto sia al resto della Regione che del Paese. Questo è collegabile alla poca antropizzazione del nostro territorio e quindi alla sua bassa densità abitativa, oltre che alla buona qualità dell’ambiente, alla scarsa presenza di polveri sottili e, mi auguro, anche ai comportamenti virtuosi nel rispettare le attenzioni raccomandate.
Ad oggi, infatti, nel nostro Comune sono in isolamento per positività n. 30 soggetti di cui 14 maschi e 16 femmine.
Di questi, una femmina ed un maschio, risultano ancora ricoverati presso l’ospedale di Grosseto. Tutti gli altri hanno situazioni asintomatiche o con sintomi lievi.
Di positivo segnalo che durante questa settimana si sono registrate anche ben 9 guarigioni.
Informo anche che la campagna di consegna delle mascherine si è conclusa con ottimi risultati essendone state consegnate oltre l’85%.
Nella prossima settimana sarà pubblicata la procedura per poter accedere alla consegna dei pacchi alimentari che, materialmente, verranno portati ai domicili dei beneficiari con scadenze bisettimanali a partire dal 17 dicembre.
Alcuni generosi donatori hanno effettuato il versamento sul c/c del Comune dedicato al sostegno dei più fragili ed aperto presso il Monte dei Paschi di Siena
IBAN IT 39 O 01030 72302 000001237621.
A loro vada il mio più sincero ringraziamento così come ai tanti volontari che hanno contribuito al successo della distribuzione delle mascherine e a quanti si sono resi disponibili per sostenere la non facile azione di consegna a domicilio degli aiuti alimentari e medicinali.
Chiudo raccomandando a tutti voi di tenere alta la guardia e rispettare con scrupolo tutte le necessarie precauzioni e cautele.