A due giorni dal voto per scegliere il nuovo sindaco di Montalto di Castro, lextra.news con il suo direttore Stefano Tienforti ha intervistato i cinque candidati sindaci, in chiacchierate che spaziano dai programmi alla politica, senza tralasciare le sensazioni ed emozioni dell’avventura amministrativa (a questi link le interviste a Luca Benni, Angelo Di Giorgio, Gianni Petronio ed Emanuela Socciarelli, qui quella dei giorni scorsi al sindaco uscente Sergio Caci).
È stata una campagna elettorale lunga, perché siamo partiti presto e arriviamo a questo finale un po’ stanchi. Ma sono soddisfatto, vedo il gran lavoro dei candidati, vedo la gente che reagisce in modo positivo: sento di avere buone possibilità di vincere. In fondo, non mi sono certo candidato per arrivare secondo!”: è una risposta carica, quella con cui Angelo Brizi inizia questa chiacchierata pre elettorale. Dopo quasi dieci anni di assenza dalla politica, l’ex vicesindaco dell’era Carai torna in corsa per la poltrona più importante.
“In realtà tutto pensavo, tranne di tornare a candidarmi come sindaco. – rivela Brizi – Mi vedevo più a casa, a riposarmi e giocare con i miei nipoti. Ma sono oltre quarant’anni che sto in mezzo alla gente e quello che loro hanno dato a me è più di quanto io ho dato loro. Per cui, ora, a questa gente va data una mano. E lo dico subito: il mio sarà un mandato secco così da essere libero dalle pressioni e governare senza alcun condizionamento da parte di nessuno!”
“Come dieci anni fa a Carai non credeva di poter perdere, ora sento che tocca a loro: – continua convinto Brizi – abbiamo visto tante occasioni perse, tanti fondi non presi. C’è stata, dieci anni fa, una ventata di nuovo, ma bisogna saper lavorare per amministrare un paese. Senza Caci, che in questi due anni ha lasciato il Comune a questo ragazzo, ecco come sono andate le cose: 2 milioni di euro per le scuole persi, altri 2 milioni e mezzo per la litoranea allo stesso destino: e come li recuperi più questi fondi?”
Ma cosa vede cambiato in città in questi dieci anni? “Dopo i primi cinque, si è data ancora fiducia a un’amministrazione che poi, però, si è sgretolata pezzo dopo pezzo, soprattutto dopo che Caci è stato sospeso . – la risposta di Brizi – Penso a Fedele, alla Socciarelli, ancora prima alla Sacconi, con altri che dall’opposizione sono via via passati in maggioranza. Per chi fa politica come me tutti questi passaggi sono da vomito, eppure oggi hanno tutti tanta voglia di correre, di ripresentarsi… ”
Eppure Caci ha addirittura fatto un endorsement, dichiarando di votare per Brizi, sorprendendo molti e aprendo un dibattito accesissimo in città.
“Innanzitutto – spiega Brizi – su Caci devo essere sincero: politicamente, pur nelle diversità, ci siamo sempre rispettati e ho provato a dargli anche parecchi consigli, seppur non ascoltati. Questa sua politica del bastone della carota ha finito per metterlo sotto e non è andata bene… Probabilmente si è anche pentito di non avermi ascoltato. Detto questo, ecco come sono andate le cose. I rappresentanti di Forza Italia sono venuti da me, così come dagli altri candidati, e quando ci siamo parlati sono stato chiaro: io mi candido contro di voi, non posso avere in lista Caci o Corona come candidati. Poi una mattina, dal cellulare, ho scoperto la dichiarazione di Caci che ha messo in subbuglio tutta Montalto. Ma voglio essere chiaro che niente è stato concordato: poi con Caci ci siamo chiariti ce ribadisco di nuovo che, da parte mia, non c’è stata nessuna promessa nei suoi confronti”.
Parliamo di programmi: qual’è il piano di lavoro, in caso di vittoria?
“Quello che avevo lasciato dieci anni fa erano rapporti efficaci e costruttivi con persone capaci, in tanti ambiti, dall’urbanistica ai lavori pubblici al demanio. – le prime parole di Brizi sul programma – Ora servirà innanzitutto un bel lavoro anche sul personale, confermandogli la fiducia e ricostruendo un rapporto produttivo. Anche con Enel al tempo le relazioni erano buonissime, ma ora l’unico rapporto che ho è che loro mi mandano le bollette e io le pago! Dovremmo perciò ricominciare a fare un bel discorso con quella che è l’azienda più grossa a Montalto di Castro. Ma una cosa è parlare a Montalto, un’altra parlarci a Roma: Enel deve sapere che dal 13 giugno, vincendo, saremo noi a decidere le sorti del paese, così come devi sapere che saremo sempre qui a disposizione per parlare e confrontarci”.
“Mi piacerebbe intervenire subito per risistemare le Marine – parla Brizi spostandosi sul breve termine – che vivono una situazione davvero brutta: per chi viene da fuori il mare è uno scempio: parcheggi fermi, immondizia. C’è necessità di intervenire subito sia Montalto che a Pescia. Montalto è una città sporca e questo trova il turista quando arriva. E ancora lo stato delle strade, rotte, sfondate, risultato di un piano delle opere pubbliche mai messo in atto. Ma prima di tutto voglio conoscere il bilancio: le cose si fanno con i soldi a capitolo, quindi, non appena saremo in Comune, prenderemo in mano le carte per vedere realmente come stanno le cose e come si potrà agire, anche se non mi aspetto certo un bilancio rose e fiori.
Ultima curiosità: perché l’assenza al confronto diretto tra candidati? “Io non amo le domande preconfezionate – risponde Brizi – e poi il confronto è un vantaggio per chi sta indietro, per chi deve inseguire, e non volevo dare un vantaggio i miei rivali. Visto com’è andato poi sono ancora più convinto di aver scelto bene. Abbiamo portato avanti una campagna elettorale con toni quieti, nel rispetto di tutti i candidati sindaci e tutte le loro liste. Ora questa chiusura di campagna elettorale mi darà anche l’occasione, però, per ringraziare l’amministrazione che il 30 maggio, con un’operazione ghigliottina, ha alzato l’IMU sui terreni e i capannoni agricoli”.