Riceviamo da Angelo Brizi, Ripartiamo insieme, e pubblichiamo
Tra il dire ed il fare si sono persi tutti, ma io non dimentico l’importanza di una struttura simile!
Non voglio cercare la colpa, no, ma semplicemente fare quello di cui il paese ha bisogno: trovare il rimedio!
Passano gli anni e l’erba cresce, nascondendo e inglobando la struttura del Centro Maratonda. Chiuso ormai dal 14 maggio 2014 dal Sindaco Sergio Caci “temporaneamente” e “con immenso rammarico” affermava, “dopo una serie di controlli, amministrativo-contabili e strutturali”, il centro, a distanza di 8 lunghissimi anni, non è stato restituito alla comunità, ma bensì lasciato marcire nell’abbandono più totale.
Un fiore all’occhiello mandato alla malora, e che nonostante l’importanza che rivestiva per tutti i fruitori, non ha sollevato l’attenzione di nessuno degli amministratori che hanno fatto parte della maggioranza, neanche i più manifesti accorti al sociale, nonostante si trattasse di qualcosa di vitale importanza per tutti i disabili che vi trovavano una necessaria e serena quotidianità, interrompendo, con la sua brusca chiusura, abitudini sintomo di una stabilità emotiva che disarma la maggior parte di essi, da diverso tempo.
Mi preme ricordare che, li dentro, ci sono attrezzature nuove ed utilissime che si lasciano invecchiare, senza che qualcuno ne possa usufruire, quali sedie a rotelle classiche e sedie elettriche per disabili, stanze per degenza interamente arredate, completamente nuove, uffici, sale di aggregazione, una cucina industriale di grande rispetto, tutto nuovo e inutilizzato.
La struttura del Centro Maratonda fu definita un “parto mal riuscito” e sulle testate giornalistiche apparve la promessa di una riapertura prossima per l’ormai lontano 29 dicembre del 2018, nel termine di “qualche mese, sano e anche migliorato alla collettività, secondo quanto previsto dalla legge, a differenza di quanto avvenne in passato.” così, scrivevano su newtuscia. Sono passati altri quattro anni dopo quelle false speranze, nessuno ha preso in mano la situazione e reso il Centro Maratonda a tutti i suoi frequentatori. Non è mia intenzione far attendere altro tempo invano, sarà mia cura trovare i fondi e gli strumenti necessari per donare nuova vita al Centro Maratonda e restituirlo ai disabili e alle loro famiglie.