Riceviamo e pubblichiamo
“Ad oggi i cittadini si chiedono … che fine ha fatto il centro socio riabilitativo “Maratonda”? Sono trascorsi tre lunghissimi anni dalla chiusura del nuovo centro per inagibilità, ci troviamo in una situazione inammissibile, lavori svolti malamente con denaro pubblico e ad oggi non si hanno risposte certe e concrete sulla data di riapertura del centro. Inaugurato nel 2010 come frutto di una collaborazione tra amministrazione comunale e Asl , fiore all’occhiello del Comune di Montalto di Castro, un’eccellenza invidiata da tutti i paesi limitrofi, non è possibile che non si sia fatto nulla per la riapertura e la gestione di un ‘attività delicata come quella dell’assistenza dei disabili.
Sono a conoscenza delle indagini in corso, ma in queste situazioni il comune non può attendere i lunghi tempi che sta attendendo, spesso senza esito positivo, ci sono lavori e servizi che devono avere priorità ed il centro è uno di questi ! Questa è la prova di una politica sociale vergognosa soprattutto per chi professa il sociale come punto fondamentale del proprio programma elettorale.
I ragazzi disabili erano entusiasti di trascorrere numerose ore al nuovo centro Maratonda, in un’ambiente attivo, creato su misura per loro, con ampi spazi, stanze attrezzate , dove avevano modo di fare esperienze di creatività, socializzare, fare fisioterapia, attività sportive e sopratutto preparare e cucinare i propri pasti, creare un rapporto stretto con il cibo e l’alimentazione che gli permetteva allo stesso tempo esercizi di manipolazione e allenamento fisico e mentale.
Vivevano in un’ambiente luminoso, adeguato, circondato dal verde, senza barriere architettoniche, sereno insieme ad educatori sensibili e capaci professionalmente. Invece attualmente la situazione è raccapricciante, le attività ed i servizi assistenziali vengono svolti in locali non idonei, spazi ristretti che non tutelano i ragazzi e non permettono il corretto svolgimento delle attività e mettendo in difficoltà gli operatori stessi.
Per non parlare dell’ambito progetto del centro “Dopo di Noi” che avrebbe dovuto potenziare i servizi già esistenti ed assicurare un futuro ed un’assistenza a questi ragazzi quando i loro genitori non saranno più presenti o impossibilitati a dedicargli cure ed attenzioni.
Non si può giudicare un’amministrazione comunale sensibile alle politiche sociali solamente perché organizza eventi con sfondi sociali, come per esempio lo spettacolo teatrale “Il grande abbraccio” di Paolo Ruffini, per far notare ai cittadini la sensibilità dell’amministrazione alle persone non autosufficienti, disabili o con gravi patologie, quando invece giornalmente non ricevono la giusta assistenza.
Più volte questa amministrazione si è promessa di fornire risposte valide alle persone fragili, illudendoli con false soluzioni, lavori di ripristino, manutenzione e messa in sicurezza, con date imminenti di riapertura. Invece con immenso rammarico esprimo la mia profonda amarezza, non è giusto scaricare sui più deboli, si sentono emarginati , non si possono sentire colpevoli di una scorretta amministrazione, è uno stato di abbondano inaccettabile, perché è così che si sentono i familiari ed i ragazzi… abbandonati!
Eleonora Sacconi