Riceviamo e pubblichiamo
Ancora ad oggi, ci troviamo a chiedere la risoluzione di disagi che sono arrivati ormai al culmine e il cui intervento è prioritario. A Gennaio, dopo essere stati contattati da un numero discreto di persone, pubblicavamo un articolo dove descrivevamo la situazione di degrado in cui versano le case Enel, affiancato da immagini relative all’esterno dei suddetti immobili, denunciando lo stato reale della situazione, ben diversa da ciò che l’amministrazione attuale vuole far credere.
In quei giorni chiedevamo, in particolare, di ripristinare l’ascensore non funzionante da ben tre mesi, ad oggi cinque mesi, all’interno di una palazzina, con un disabile residente al sesto piano, e tante altre persone anziane che abitano nella stessa struttura. Sottolineiamo tra l’altro che, quella palazzina, non è l’unica con ascensore non funzionante e che l’ascensore non è l’unico disagio interno. Come testimoniavano, infatti, le foto pubblicate relative all’esterno, alle scalate interne e ai terrazzi di copertura, non era difficile immaginare il relativo degrado interno alle abitazioni, le cui pareti sono logorate dalle macchie di umidità e dalla muffa, rendendo, tra l’altro, gli ambienti malsani e poco vivibili.
Sicuramente, detto questo, gli immobili Case Enel non sono nella condizione ottimale per aiutare le fasce deboli. Non si può stare sereni al pensiero di famiglie in difficoltà che vivono all’interno di ambienti degradati, poco igienici e non idonei alla salute. In merito a quanto detto, non comprendiamo come possa l’attuale amministrazione intimare, tramite legale, il pagamento dell’affitto o addirittura intraprendere l’iter di sfratto contro una parte dei morosi, quando gli stessi, per vivere decentemente all’interno delle Case Enel, dovrebbero sostenere non solo le spese di ordinaria manutenzione, ma anche di quella straordinaria, che per legge è a carico del locatore, cioè, in questo caso specifico, il Comune.
Se l’amministrazione è assente riguardo a tali doveri, tra l’altro imprescindibili, come può richiamare all’ordine chi necessità il rispetto dei relativi diritti? Abbiamo bisogno di rispetto per tutti.
Quinto Mazzoni
Candidato Sindaco Progresso Civico