Riceviamo e pubblichiamo
Sono qui, oggi, a spiegare le motivazioni che mi hanno spinto a dare le dimissioni dal direttivo del gruppo civico “Le Ali per Montalto”.
In questi cinque anni, ho creduto in un progetto diverso dagli stessi volti e da un ormai vecchio modo di amministrare. Nei mesi che hanno seguito l’uscita di Eleonora Sacconi dall’amministrazione Caci, ho chiesto più volte alla stessa di motivare pubblicamente il suo passo, a dimostrazione di una sua chiusura netta verso quella amministrazione e le relative scelte.
Tutto questo, però, non è avvenuto, se non in minima parte, probabilmente, per tutelare se stessa e le sue decisioni ormai prese, quali: Roma Vetus, la vendita della farmacia comunale, i lavori del lungomare e della fermata Cotral… non riscontrando chiarezza sul ruolo che la Sacconi voleva interpretare in tale coalizione.
I miei malumori si sono accentuati nel momento in cui la stessa ha imposto a tutto il gruppo la propria candidatura a Sindaco, quale unica via possibile e percorribile, togliendoci ogni facoltà di scelta e di espressione, sulla base di un conteggio di voti e di un ritorno di interessi e non sulle richieste e le necessità oggi tipiche di ogni cittadino.
Nel frattempo, in questo percorso, mi sono trovato, quale rappresentate del gruppo Le Ali, al tavolo con altre associazioni e gruppi politici presenti sul territorio, che hanno rafforzato la mia decisione di uscire definitivamente dal direttivo, di cui ero parte, per supportare persone interne al Partito Democratico, che come me, condividono davvero una politica pulita e fresca. Ritengo falsi, infatti, i comportamenti assunti e continui, a poca distanza dalla fine di un mandato, nonché dalle nuove elezioni amministrative. Come si può far credere ai cittadini, dopo cinque anni di amministrazione, che ci siano garanzie per un miglioramento, quando non si è sfruttato il tempo, donato dagli elettori, per farlo?
Alessio Guidolotti