Riceviamo e pubblichiamo
Sabato 18 marzo presso il Complesso di San Sisto a Montalto si è svolta la seconda presentazione del candidato sindaco Eleonora Sacconi, dopo la precedente a Pescia del 4 marzo scorso.
Piacevolmente spiazzata dalle numerose persone accorse per ascoltare il candidato Eleonora Sacconi ha scelto di mettere in secondo piano il programma e utilizzare il tempo a disposizione per spiegare, ancora una volta, e stavolta in maniera ancora più dura e in alcuni tratti anche rabbiosa le motivazioni della sua scelta prima di lasciare la giunta Caci e successivamente di rimettersi in gioco accettando la candidatura a sindaco.
Eleonora Sacconi non vi è dubbio, che ne dicano ora, ha svolto bene il suo ruolo amministrativo, un ruolo importante che l’ha fatta anche crescere. Crescita che è avvenuta in parallelo alla presa d’atto di una situazione che con il tempo è diventata sempre più intollerabile quanto l’ormai evidente ambizione personale del sindaco Caci che ha anteposto il suo bene a quello del paese collocandosi oggi tra i 70 nuovi volti di Berlusconi.
“Basta prenderci in giro Caci” inizia così il suo intervento il candidato a sindaco “ero stanca di vedere la gente trattata male, di ritrovarmi delibere firmate da tre soli consiglieri a mia insaputa, stanca della “dittatura” Caci-Corona, quella dittatura che imputano al passato ma che loro stessi hanno instaurato, fin dal loro insediamento, quando il sindaco ha delegato il suo amico a sostituirlo in sua assenza, scalzando di fatto la figura del vice sindaco stesso e, soprattutto quando lo ha nominato assessore ai lavori pubblici senza averne né requisiti né tantomeno i voti.”
Incalza quando ricorda di aver dovuto denunciare con inutili querele chi la pensava diversamente da loro o quando ha dovuto presentare ai cittadini e ai lavoratori del Parco di Vulci il Presidente Messina come salvatore del paese, mentre la sua unica occupazione è la campagna elettorale del suo pupillo.
Il candidato a Sindaco Eleonora Sacconi inizia da questa giornata per mettere in atto una “denuncia politica” contro le ambizioni, che non fanno capo alla sua persona come qualcuno si ostina a dire, ma che appartengono solo all’attuale primo cittadino. E a chi la accusa di ambire solo alla poltrona lei risponde che l’avrebbe avuta sicuramente anche molto comoda, se fosse rimasta in silenzio come gli altri insieme a Caci. Nella sua denuncia il candidato non risparmia nemmeno i due consiglieri Nardi e Valentini, colpevoli di non aver portato avanti quella opposizione per la quale erano stati demandati dai cittadini, l’unica la Stendardi ha detto no a un posto in lista. E precisa altresì che promuove iniziative come la Tirreno-adriatica, risorse per il nostro territorio, ma non se queste vengono realizzate solo per accontentare qualcuno.
“Queste sono alcune delle ragioni” continua il candidato “ che mi hanno condotto a fare le mie scelte, le altre le ascolterete strada facendo”. Infine conferma nuovamente che il suo unico avversario è Sergio Caci, convinta che lavorando insieme alla sua lista potrà rappresentare l’alternativa valida contro il clientelismo, il fanatismo e l’arroganza.
“Un sindaco” termina “deve tutelare tutta la sua gente. Noi creeremo i presupposti per un’occupazione ampia e solida. Noi continueremo per la nostra strada, nonostante le minacce, perché non abbiamo paura, io non ho paura e voi non dovete averne, perché la libertà è il sintomo della democrazia per la quale i nostri padri hanno combattuto.
Il candidato a sindaco Eleonora Sacconi incontrerà il 24 marzo presso il bar Oasi alle 18,00 i ragazzi del Progetto Giovani VOCI IN CAPITOLO. Siete tutti invitati.
Il Comitato Sacconi Sindaco