Riceviamo e pubblichiamo
Francesco Corniglia, portavoce candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle a Montalto, interviene sul confronto diretto registrato ieri tra i candidati di Montalto di Castro. “Ho fatto il confronto perché non volevo essere etichettato come quello che si tira indietro. Io non mi tiro indietro. Non mi convinceva e tuttora non mi convince il metodo con cui si è svolto. Due minuti a testa senza contraddittorio. A me piace lo scontro, il dibattito davanti ai cittadini. E’ stato comunque utile per promuovere il nostro programma partecipato”.
“Strano destino hanno i 5stelle, se attacchiamo continuamente l’avversario ci dicono “Siete solo capaci di dire no”, se non lo facciamo in maniera semplicistica ma con attacchi mirati e avanzando proposte serie e fattibili allora ci dicono “ma che fate l’inciucio?”. Se fossimo minimamente d’accordo con la lista Caci Sindaco la sosterremmo. Siamo avversari e ci proponiamo alla guida del paese in alternativa alla Lista Caci. Questa campagna elettorale abbiamo deciso di farla facendo parlare il programma, lasciando alla lista di centrosinistra il compitino di ripetere le solite litanie ed i soliti mantra contro l’attuale sindaco.
Una domanda ci sorge spontanea: ma in questi cinque anni dove vivevano? Oggi dobbiamo leggere le dichiarazioni e i post di alcuni loro candidati che si scagliano contro il sindaco Caci, ma negli ultimi anni dov’erano? Oggi dobbiamo leggere le dichiarazioni e i post dell’attuale segretario PD, ma il PD dov’era? Noi del M5S da semplici cittadini senza alcun consigliere comunale abbiamo fatto più opposizione si loro in questi ultimi cinque anni.
Noi del M5S non molliamo, ma dopo anni passati a sentirci deridere come grillini, grullini, beppegrillodipendenti, addirittura fascisti dall’intellighenzia di centro sinistra adesso proprio non ci stiamo a farci sostituire da una lista nata il 29 aprile, dieci giorni prima della chiusura della presentazione liste elettorali. Di M5S c’è solo l’originale che si presenta a queste elezioni fiero ed orgoglioso col proprio simbolo. L’ 11 giugno vota M5S. L’alternativa c’è.”