Riceviamo da Eleonora Sacconi e pubblichiamo
Sono passati appena pochi giorni da quando un vero e proprio terremoto ha colpito esponenti politici di primo piano dell’Amministrazione di Montalto di Castro.
Oltre al Sindaco, sospeso, è coinvolto in qualche altra vicenda giudiziaria anche un assessore, oltre ad imprenditori e professionisti tutti finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura, mentre la maggioranza man mano si va sfaldando e l’attività amministrativa, forse a causa del corona virus, di fatto è inesistente. In questo quadro in cui la Politica di fatto è sospesa, come i caffè napoletani, sorprendentemente il Comune ha messo in cantiere l’esecuzione del secondo stralcio del rifacimento della Marina, nonostante i guai giudiziari che affliggono i nostri amministratori, risultino conseguenti al primo intervento nel Lungomare.
Ma come cantavano i Queen, “The show must go on” e allora avanti con i lavori perché Deus vult (Dio lo vuole) al dire dei crociati e dei cavalieri del Santo Sepolcro e, più umilmente, anche di Brancaleone da Norcia. E sull’esempio del grande condottiero, “… tutti in Terrasanta ..” anche se piove, nevica e tira vento. Un attimo! Passi il vento, tanto stiamo a febbraio ed è ancora inverno, anche se per la Candelora non è piovuto. Ma siccome le stagioni non sono più quelle di una volta, pensate che succederebbe se improvvisamente nevicasse oppure, cosa ancora più probabile, si mettesse a piovere. Risultato, probabilmente in una mezza giornata piazzali, strade, strutture private e commerciali si potrebbero trovare puntualmente allagati.
Ed ecco la “genialata strategica” dei Nostri; perché per non ovviare a questo inconveniente destinando 900 mila euro per la realizzazione delle opere di urbanizzazione nell’area industriale? (anche se la stessa risulta praticamente deserta se si eccettua la presenza di un imprenditore di Pescia Romana).
A questo punto chi, come noi, non è al dentro di certe problematiche potrebbe domandarsi quale sia il nesso fra la Marina e la Zona Industriale. Ma noi siamo inesperti e dunque non sappiamo niente dell’intima relazione idrogeologica fra la zona dei Quattro Pini ed il Lungomare. Ed allora ci documentiamo; apprendiamo così che, grazie alla Loro lungimiranza il problema dell’allagamento della Marina è risolto DEFINITIVAMENTE perché, dalla realizzazione degli spazi necessari per la sosta ed il parcheggio degli autoveicoli, dalla messa in opera dei condotti idonei alla raccolta ed allo scarico delle acque nere e dei relativi allacciamenti alla rete principale urbana, compresi gli impianti di depurazione, dalla messa in opera della la rete idrica dell’acqua potabile con le relative opere per la captazione, dalla realizzazione degli spazi di verde attrezzato, etc., chi ne beneficerà sarà soprattutto via Harmine e zone annesse.
Poco importa se al momento il territorio antistante l’ex Cementificio è deserto. prima o poi qualcosa succederà. Intanto, come si suole dire, abbiamo preso due piccioni con una fava. E dunque tanto di cappello alla strategica lungimiranza del Sindaco e della Giunta e complimenti per non aver sprecato, come si è sempre fatto, soldi pubblici per realizzare l’ennesima cattedrale nel deserto.
Eleonora Sacconi
Consigliere di opposizione del comune di Montalto di Castro