Riceviamo dal Sindaco ff e dall’Assessore al Commercio del Comune di Montalto di Castro, Luca Benni e Giovanni Corona, e pubblichiamo
“A seguito di quanto letto sui social nella giornata di ieri, questa mattina si è svolto un ulteriore confronto con i responsabili degli uffici competenti (Suap, attività produttive e Polizia Locale).
La polizia locale ha specificato di non aver fatto alcun servizio ad hoc per le attività dicendo di chiudere alle ore 18:00. Sempre nella giornata di ieri l’ufficio attività produttive aveva inviato una Pec nella quale allegava la circolare di chiarimento del Ministero dell’Interno, in particolare sui codici Ateco 56.3
Come appurato nella mattinata di oggi, per mero errore dell’ufficio, nel testo della mail veniva omessa la parola “asporto”, conseguente al limite orario delle 18.
La norma tra l’altro appare molto confusa e ciò è evidente dalle diverse interpretazioni che si possono facilmente evincere, tra faq, quotidiani, Regioni e associazioni di categoria.
È stata dunque inviata una richiesta di parere alla Prefettura di Viterbo che ha specificato come per i codici Ateco 56.3 sia consentito il servizio ai tavoli fino alle 22:00, mentre l’asporto debba terminare alle ore 18:00.
Non ci sentiamo di colpevolizzare nessuno, tantomeno gli uffici competenti che da un anno e mezzo a questa parte stanno lavorando senza sosta per dare corretta informazione sul da farsi, relativamente ai tanti Decreti Legge, Dpcm e integrazioni emanati da marzo 2020 ad oggi.
L’amministrazione comunale non può tra l’altro decidere su aperture o chiusure relativamente ad attività e codici Ateco. E sempre nel caso in cui lo dovesse fare per motivi eccezionali, lo farebbe tramite propria ordinanza sindacale, cosa che, per l’appunto, ieri non è avvenuta.
È vergognoso il modo in cui, strumentalizzando politicamente, una parte della minoranza abbia cavalcato l’onda di sofferenza di alcune attività, tentando di far passare il messaggio che il comune avesse deciso autonomamente di chiudere i bar alle 18:00.
A questi signori che si ergono a paladini protettori dei commercianti, diciamo che invece di fare becera propaganda sulla pelle e sui sentimenti delle persone, sarebbe stato più utile partecipare alla conferenza dei capigruppo di ieri, andata deserta e senza giustificazione alcuna da parte loro, dove si discutevano le proposte di delibere di consiglio comunale inerenti il bilancio e le misure adottate dall’amministrazione, anche a sostegno delle attività produttive”.