Riceviamo e pubblichiamo
Tradizione, fede e gastronomia sono stati gli ingredienti di successo che hanno contraddistinto quest’anno a Montalto di Castro la festa di Sant’Antonio Abate. Domenica scorsa oltre mille persone hanno assistito alla sfilata della fanfara dei carabinieri a cavallo e delle associazioni dei butteri locali. Un corteo che ha marciato per le strade del paese raggiungendo piazza del Castello nel centro storico di Montalto. A suon di tamburi, trombe e tromboni, la fanfara dei carabinieri a cavallo si è esibita trasformando la tradizionale festa di Sant’Antonio in una originale e suggestiva passerella senza precedenti.
Una manifestazione alla quale hanno partecipato un centinaio di cavalli con i loro butteri, seguiti da una carovana tra puledri e vacche maremmane. L’evento, organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Montalto, assieme alle associazioni “La Bardella”, la sezione ippica della Polisportiva Montalto, i Cavalieri di Vulci, i Cavalieri di Maremma, “Zero in condotta”, e con la collaborazione dell’associazione carabinieri in congedo, ha raggiunto numeri importanti di cui i cittadini e gli organizzatori stessi sono rimasti entusiasti. Sono stati serviti alla colazione del buttero: 500 panini, cucinate 600 salsicce e consumati 11 forme di ricotta, 20 chili di pane, e 150 persone hanno pranzato presso la Polisportiva Montalto degustando piatti tipici della tradizione maremmana. A piazza del Castello, sotto le note della fanfara dei carabinieri a cavallo, tantissima la gente accorsa, che si è raccolta per la benedizione degli animali.
«Non poteva andare meglio – afferma l’assessore alla cultura, Eleonora Sacconi – È importante che la comunità di Montalto riscopra le tradizioni e ritrovi il senso dell’unione, e domenica ne è stata la prova. Questo evento è infatti il primo dei tanti che fanno parte di un progetto volto a far rivivere le più antiche tradizioni: dal rapporto con il cavallo, alla cucina tipica del posto, fino al legame con la propria terra riscoprendo i piaceri e i profumi dell’agricoltura. Vi aspettiamo tutti quanti a Pescia Romana domenica 19 gennaio per un altro evento da non perdere. Devo ringraziare – conclude l’assessore Sacconi – l’Arma dei carabinieri, il corpo di polizia locale, i butteri delle associazioni, padre Giuseppe e la parrocchia Santa Marina Assunta, i cuochi e i loro collaboratori per aver organizzato e servito il pranzo e la colazione del buttero, e tutti quei cittadini che hanno partecipato per la buona riuscita della manifestazione».
«Ringrazio l’assessore alla cultura – aggiunge il sindaco Sergio Caci – per l’ennesimo successo degli eventi che costantemente organizza dal giorno del nostro insediamento. Un successo ottenuto grazie ad una parte delle risorse, ottenute dal finanziamento regionale di 8 mila euro, che il comune ha deciso di investire proprio nella riscoperta delle tradizioni, come per Sant’Antonio Abate».