Riceviamo e pubblichiamo
Nell’ottica del “coinvolgimento e della partecipazione”, vengo ad apprendere dai vari giornali on-line di stamattina che il Sindaco Sergio Caci mi ha ritirato la delega alle problematiche di Pescia Romana. Sì, lo sono venuto a sapere dai giornali perché il Sindaco, con questo suo fare nobile in politica, non si è degnato di farmi questa comunicazione di persona.
Il fatto è che, caro Sindaco, nella nostra ultima chiacchierata io stesso ti avevo annunciato che ti avrei riconsegnato questa delega e tu, da politico navigato, hai avuto l’astuzia di farla tua questa decisione, giocando d’anticipo! E bravo Sindaco! Hai scelto di “giocare” d’anticipo e al discredito, anziché percorrere le strade della correttezza e della trasparenza. Effettivamente di divergenze ce ne sono state, di certo non lo nascondo.
Quando sono sceso in politica mi sono presentato per quello che ero: una persona corretta, seria, che rispetta gli impegni presi e che se ha qualcosa da dire, la dice; e perché credevo che si volesse “cambiare” modo di fare politica in questo nostro bel Comune. Niente di più.
Mi si accusa di comportamento irragionevole; forse perché ti ho esternato senza mezzi termini le carenze dell’amministrazione stessa? Perché ho richiesto un cambiamento? Che bada bene Sindaco è quello che la cittadinanza, con la quale mi raffronto tutti i santi giorni, reclama e grida e che è stufa di sentirsi dire sempre e solo “Ci penso IO”.
Per quanto riguarda l”annebbiamento”, di certo quello che ha questi problemi non sono io.
Forse ti sei dimenticato che a Pescia Romana in campagna elettorale tu hai pubblicamente promesso che Pescia avrebbe avuto il giusto riconoscimento con due Assessori in Giunta. Invece, la mattina dell’insediamento hai varato in fretta e furia la Giunta e purtroppo, e da solo, mi resi conto che quelle promesse di colpo non avevano più valore e constatai che non l’avevano più nemmeno per l’altro rappresentante di Pescia; che, a sua volta, decise di rimanere in silenzio, consentendo però di essere investito lui stesso di quante più cariche possibili, in barba ai patti elettorali. La politica nobile rispetta i patti elettorali, caro Sindaco; chi è, quindi, che è “venuto meno al patto con gli elettori”?
Nonostante tutto e chiamato dal senso di responsabilità ho accettato la delega alle problematiche; mi sono subito messo al lavoro e ho presentato progetti realizzabili nell’immediato e con pochi investimenti e soprattutto in grado di creare qualche posto di lavoro: ampliamento della Delegazione Comunale di Pescia Romana con URP, realizzazione di un Museo della Riforma Fondiaria con risvolti turistici e culturali, la realizzazione di un Consorzio Irriguo nella zona agricola sopra la S.S. Aurelia, logopedista per Pescia Romana e pozzo a Cacciata Grande. Solo questi due ultimi, grazie al competente assessorato, ho avuto la possibilità di seguirli. Tutto il resto, preso e messo nel cassetto. Non andavano bene a chi?
Io in un cassetto non mi ci chiudo, né mi ci faccio chiudere! Qui non è questione di poltrone, come si vuole riduttivamente far passare! La mia presa di posizione, ora come allora, è dovuta al fatto che di veramente condiviso c’è ben poco. Di protagonismo, da subito, si sono macchiate ben altre persone!
Non capisco le tue scelte, non capisco come nella Giunta non siano presenti assessorati importantissimi per un comune: Turismo, Commercio e Artigianato ed infine Agricoltura; settori per cui non è stato fatto nulla di concreto. Come si può pensare a risollevare l’economia del comune se proprio non ce se ne occupa? Comunque, quello che mi preme precisare è che sì, eserciterò imparzialmente e democraticamente il ruolo di consigliere comunale legittimamente eletto; rimanendo a disposizione dell’intera cittadinanza all’interno e fuori degli Uffici Comunali, anche se qualcuno vorrebbe diversamente.
Fabrizio Moroni
Consigliere Comunale del Comune di Montalto di Castro