Riceviamo da Quinto Mazzoni, consigliere comunale di Montalto di Castro, e pubblichiamo
Ieri mattina abbiamo appreso dai giornali che il Sindaco, Sergio Caci, e l’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Corona, (insieme ad altre 12 persone fisiche e 4 società) si sono dovuti presentare di fronte al gup di Civitavecchia. L’inchiesta riguarda l’appalto del servizio di smaltimento dei rifiuti a Montalto di Castro, per “anomalie nelle proroghe e nel modo in cui si è arrivati a formulare il bando finale della nuova gara oltre all’aumento delle tariffe” e i lavori di rifacimento del Lungomare Harmine, per “false attestazioni di fine lavori e l’utilizzo di materiali di qualità inferiore a quella richiesta nel capitolato d’appalto” .
Dopo diversi rinvii a giudizio, oggi l’udienza preliminare. Tra i reati contestati, la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, l’Induzione indebita a dare o promettere utilità, l’abuso d’ufficio, il falso ideologico e la truffa aggravata. Quattordici i capi di imputazione. Tutto questo si evince dai giornali “on line”.
Non poche volte, il Sindaco e i membri della maggioranza del Comune di Montalto di Castro si sono trovati sulle prime pagine della stampa, per indagini sulla gestione della “cosa pubblica”. Non vogliamo dire che abbiano compiuto i reati per cui sono stati accusati e di cui oggi devono rispondere, ma, dato il reiterarsi prolungato di tali situazioni ed il fatto che ci riguarda tutti, chiediamo al Sindaco Sergio Caci ed all’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Corona, di fare chiarezza, in virtù della trasparenza nella gestione dei nostri soldi e l’amministrazione dei servizi di tutti noi cittadini di Montalto.
Non possiamo essere liquidati dal primo cittadino, con un semplice hashtag “Andiamo Avanti “! Con la speranza che possano dimostrare la loro innocenza nelle sedi opportune, al momento restiamo fortemente preoccupati e con un grande amaro in bocca.