Riceviamo e pubblichiamo
Scrivo in onore della trasparenza, per spiegare a tutti i cittadini quanto dibattuto in Consiglio Comunale, il giorno 18 Ottobre 2017, in riferimento al quarto punto all’ordine del giorno.
Ho deciso di informarvi, a seguito di un dibattito cominciato il giorno precedente, durante la Commissione permanente, in cui ho sostituito il collega di opposizione Alessandro Lucherini, ed ho potuto visionare lo schema dello Statuto che andrà a regolare la fusione delle partecipate, in merito a Mastarna s.r.l. ed alla Farmacia Comunale, dal quale si evince chiaramente come Sergio Caci, in qualità di Sindaco, abbia pieni poteri decisionali sulla nomina o revoca dell’ Amministratore unico e sulla gestione, a tutti i livelli, dei due servizi in questione.
Ciò che ho puntualizzato, da subito, è stata la volontà di poter comprendere, all’interno della società, un CDA, formato anche dai Consiglieri di minoranza, a titolo gratuito, a salvaguardia della trasparenza ed a garanzia degli elettori che rappresentiamo “perché la gestione dei soldi pubblici non riguarda solo il Sindaco, né solo la maggioranza né tantomeno solo gli elettori di maggioranza” manifestando il mio disappunto sui poteri illimitati di Caci, come sancito nella bozza dello Statuto.
In sede di Consiglio Comunale, durante la discussione del suddetto punto, ho sottolineato l’importanza di una discussione precedente, degli ordini del giorno del Consiglio di Amministrazione, all’interno del Consiglio comunale, unica sede in cui tutti i cittadini con la loro espressione di fiducia e di voto, sono pienamente rappresentati, allo scopo di evitare situazioni scomode e poco chiare, come accaduto in passato.
Deludente, mi permetto di dire, la risposta ottenuta dal Primo Cittadino, che forte della sua carica, e del suo elettorato, ha dichiarato che, in quanto tale, è legittimato dai cittadini a decidere liberamente ed in prima persona, in merito alle partecipate, quanto lui stesso reputa giusto e corretto, relativamente alle nomine ed alle scelte di indirizzo, nonché le scelte finanziarie, sottolineando che il controllo da parte dell’opposizione e di tutti i cittadini può avvenire attraverso gli “accessi agli atti”, le “interrogazioni consigliari” … e così via, pertanto, non parallelamente allo svolgimento dei lavori ed alle modalità di assegnazione dei ruoli, come quello della nomina o revoca dell’ Amministratore, del Revisore dei Conti, di eventuali assunzioni e relativi compensi, della nuova “Marina s.r.l.”, ma solo successivamente.
Insomma, prima faccio, poi se pensate opportuno intervenire, chiedete attraverso i documenti, cosa ho fatto, poi se ho sbagliato, accidentalmente o volutamente, solo dopo che l’errore è stato commesso, provate a dimostrarlo e poi vediamo come risolvere!
Ad una tale risposta ho replicato come, in realtà, seppure fosse stato in buona fede, voglia evitare una situazione simile a quella della nomina di Moscherini, alla guida della ”Fondazione Vulci”, che seguì con un arresto dello stesso, che trascinò Montalto di Castro sui giornali, in pasto ad un opinione pubblica giustamente disgustata da quanto ci stava accadendo.
In sintesi, perché legittimato, il nostro Sindaco vuole sentirsi libero dalle minoranze di poter decidere sulle questioni economiche del servizio di trasporto scuolabus dei nostri figli, e della farmacia comunale (tra l’altro dopo la malsana idea di venderla e disfarsi di un servizio così importante, fortunatamente non riuscita). Specifico che il coinvolgimento dei Consiglieri di minoranza non comporterebbe nessuna spesa aggiuntiva, mentre mi chiedo, piuttosto, se il Sindaco percepirà un compenso per il ruolo che andrà a ricoprire!
Quinto Mazzoni
Consigliere Comunale