Riceviamo da Giovanni Corona e Sergio Caci e pubblichiamo
“Abbiamo partecipato, in continuità con quanto fatto come amministrazione comunale fino al 2022, all’assemblea pubblica “NO al deposito nazionale rifiuti radioattivi nella Tuscia”, organizzato dai comitati e associazioni ambientaliste ed ospitato dal comune di Montalto di Castro, con la gradita ed importante presenza della Provincia.
E’ stato un piacere vedere il teatro pieno di cittadini provenienti da ogni parte del viterbese, che hanno ascoltato la voce degli esperti sul palco, oltre a quella delle amministrazioni comunali presenti.
Dopo il saluto della padrona di casa Emanuela Socciarelli e del Presidente della Provincia Alessandro Romoli, in rapida carrellata abbiamo ascoltato le argomentazioni proposte dai relatori e la descrizione delle azioni già intraprese, che hanno ricalcato le osservazioni che comitati, amministrazioni e semplici cittadini hanno presentato a Sogin S.p.A. attraverso la partecipazione alla consultazione pubblica, tenutasi nel novembre 2021, relativa alla procedura per la localizzazione, costruzione ed esercizio del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi.
L’Associazione “Insieme – Montalto di Castro e Pescia Romana”, con la presenza al dibattito ha voluto ribadire il proprio NO convinto alla realizzazione del deposito che, oltre ad implicare una serie di ricadute negative su agricoltura, turismo, salute, popolamento, potrebbe anche far decadere il progetto dell’Area Interna Alta Tuscia Antica Città di Castro”, che con un contributo già ottenuto dai comuni di Montalto di Castro, Tuscania, Ischia di Castro e Tessennano di 4 milioni e 700 mila euro (complementare ad un’azione più ampia ed organica del PNRR che mobiliterà €2,1 miliardi nei prossimo cinque anni), rappresenta una strategia europea volta proprio al ripopolamento delle zone rurali.
Le azioni prepotenti e prevaricanti messe in atto da Sogin dal 2021 ad oggi, che si permettere di non rispondere agli appelli, formali e politici, di cittadini o enti come la Provincia, non fermeranno sicuramente la voglia sempre più crescente di un territorio intero di opporsi a quella che sarebbe una definitiva mannaia per il nostro paese
Grazie a tutti coloro che si sono impegnati nell’organizzazione dell’assemblea di ieri, ed un grazie altrettanto grande agli agricoltori della Tuscia che hanno manifestato fuori dal teatro Padovani, proprio contro il deposito di scorie nucleari
L’invito a tutti è quello di non mollare: Montalto e Pescia non sono in vendita!”