(s.t.) “La consigliatura, a Montalto di Castro, è iniziata da oltre due anni, tra pochi mesi saremo al giro di boa: credo sia tempo non solo di bilanci, ma di una vera e propria “chiamata alle armi” per lavorare in questo biennio a costruire un progetto solido, evitando il rischio di arrembaggi dell’ultima ora”: a farsi promotore di un appello alla partecipazione è Alessandro Petronio, segretario del circolo PD di Montalto e Pescia, che dopo qualche mese in carica propone il suo partito come riferimento per un tavolo più ampio di discussione politica.
Una riflessione, quella di Petronio, che pone le basi sia nel passato più o meno remoto della politica montaltese, sia nella recente esperienza delle amministrative a Tarquinia, in cui una coalizione PD-M5S-AVS e civici ha ribaltato il risultato delle Europee ottenendo la vittoria alle comunali. “L’idea nasce anche da lì – spiega – ma soprattutto dal fatto che, in questi mesi da segretario, ho contattato tante persone che si sono riavvicinare alla sezione, le ho convinte che quella è la casa politica da cui ripartire. Ma bisogna andare oltre: è dal 2012 che tante forze politiche che sono estranee alla destra che governa in questo momento girovagano senza riuscire a trovare un accordo e seguire assieme un progetto condiviso. Credo sia il momento giusto per gettare le basi di un’aggregazione che possa lavorare insieme, aperta a tutti i gruppi politici che fanno capo all’attuale minoranza ma anche al tessuto sociale in generale”.
Due, in particolare, gli obiettivi che Petronio indica lanciando questa fase progettuale. “Innanzitutto, credo sia ora di guardare al futuro e costruire un’alternativa in vista del 2027: bisogna capire chi vuole starci o meno, perché credo vada evitata l’esperienza delle alleanze dell’ultimo minuto e si debba lavorare assieme. Quella elettorale sarà una battaglia dura, con un’amministrazione uscente che, anche con più fondi a disposizione, non mancherà di armi per una campagna elettorale forte, anche al di là del coinvolgimento tramite i programmi: ma se sappiamo lavorare già da ora tutti insieme e accantoniamo gli individualismi, secondo e abbiamo più di un’opportunità”.
“Inoltre – prosegue Petronio – anche all’opposizione dobbiamo cambiare registro. E non perché i consiglieri di minoranza abbiano colpe, anzi stanno facendo un lavoro enorme, di studio e di controllo. Ma soli non possono fare tutto. C’è bisogno che alle loro spalle e accanto a loro si creino le condizioni affinché tutti quelli che non condividono l’impostazione e il lavoro della giunta possano lavorare insieme, confrontarsi, discutere, creare una valida alternativa di governo. E che questa alternativa abbia tratti chiari, intenti chiari, voce chiara”.
“Per questo – l’appello di Petronio – credo sia utile lanciare un coordinamento di tutte le forze che intendono creare una alternativa per il futuro, partendo dal fatto che l’alternativa è un dovere. Un coordinamento che dovrà vedere impegnata non soltanto la politica, ma anche l’associazionismo, e chi, tra la società civile, ha qualcosa da dire, ma non ne ha mai avuto l’occasione. Ci si renda conto che bisognerà ragionare sui contenuti, che daranno vita ad una visione del futuro, e sul contrasto, quando ce ne sarà bisogno, alle decisioni dell’amministrazione che non saranno in linea con il bene comune”.
Un progetto di cui il segretario PD ha già parlato con i consiglieri d’opposizione, “e da quasi tutti loro ho ricevuto quando una bella apertura, quando comunque una manifestazione d’interesse. Come Partito Democratico, e come segretario della realtà politica più numerosa tra quelle interessate ad una proposta per il futuro e ad arginare le destre sovraniste che attualmente pesano nella maggioranza del Consiglio comunale montaltese, sentiamo, e sento, il dovere di mettere insieme un sistema dove ognuno dei partecipanti può dare tanto, non individualmente, ma come insieme di forze. Il programma è ambizioso, ma ci permetterebbe di evitare gli arrembaggi ad un passo dalle elezioni, con idee, programmi ed obiettivi”.