Riceviamo dall’Ass. Insieme per Montato di Castro e Pescia Romana e pubblichiamo
Nel consiglio comunale del 30 maggio 2023 sono stati molti gli argomenti trattati, tra cui gli aumenti anche per il 2023, di Imu e Tari. In particolare da quanto si apprende dal video del Consiglio, se da una parte l’Imu agricola dopo un anno di salassi alle famiglie è stata riportata dal 10,6 al 7,6 per cento come con l’Amministrazione Caci, dall’altra è stata confermata l’aliquota Imu massima al 10,6 per cento sulle attività commerciali (negozi, botteghe). Un’altra stangata alle attività del paese che si trovano in un momento di crisi come quello attuale tra due mannaie: lo Stato e il comune!
Non c’è che dire, quello dell’assessore Atti è stato un anno col botto: prima i salassi agli agricoltori, oggi quelli ai commercianti, nonostante gli investimenti 0 su commercio e agricoltura dal 12 giugno 2022 ad oggi. A nulla sono servite le 18 variazioni di bilancio di questa amministrazione che, per sua scelta politica, non ha investito 1 euro su commercio e agricoltura, pur avendo dedicato un assessore specifico alle materie in questione. E Questo purtroppo lo si evince anche dal video di ieri dove l’assessore Fedele parlando di agricoltura ha testualmente ricordato come “al di la del fatto che, chi un minimo conosce l’attività amministrativa sa che l’agricoltura non è una missione propriamente comunale”. Ci dispiace molto che ad un assessore della giunta, che riteniamo tra l’altro persona valida, e che ha preso molte preferenze dai cittadini, siano state date una delega e mezza (considerando come ha detto qualcuno che l’agricoltura conta poco in comune) ed anche pochi fondi per portare avanti il mandato amministrativo. Occorre quindi fare una considerazione politica: appare ormai molto evidente, dai fondi sui capitoli, dalla visibilità nelle cose fatte in questo primo anno, e dagli approcci, come per l’amministrazione Socciarelli sia più determinante un consigliere delegato che un membro della giunta
Abbiamo inoltre ascoltato, a seguito delle lamentele della minoranza sul degrado delle manutenzioni, che molte di queste sono figlie di appalti scaduti e lasciati senza copertura (come quello delle banchine stradali). E allora, come siamo soliti fare, siamo andati a controllare gli atti amministrativi sul sito del comune e abbiamo scoperto invece che in 8 mesi (dal 10 agosto 2022 al 14 aprile 2023) con 3 affidamenti differenti, l’Amministrazione Socciarelli ha speso ben euro 78.807,54 iva compresa per il taglio di banchine, cunette ed erbe infestanti. Per darvi un elemento di comparazione il vecchio appalto, che era “biennale”, delle banchine stradali costava al comune 109mila euro. Quindi vi chiediamo: a fronte di 78mila euro spesi per banchine ed erbe infestanti avete visto qualche risultato a Montalto e Pescia? Se si, segnalatecelo perché noi vediamo solamente erba alta dovunque. Ora attendiamo le previsioni di bilancio 2023 ma da quello che si apprende dagli allegati dell’approvazione in giunta, la linea sarà più o meno la stessa anche per l’anno corrente