Riceviamo e pubblichiamo
Le assenze dei consiglieri di minoranza agli ultimi tre consigli comunali, del 9, 23 e 27 luglio scorsi, hanno costretto il Presidente del Consiglio Comunale ad avviare il procedimento per la dichiarazione di decadenza dalla carica pubblica per Peruzzi, Brizi e Carai. «Con rammarico – afferma Emanuele Litardi – ho ritenuto necessario far recapitare le lettere ai tre consiglieri del Pd in quanto, date le loro numerose assenze ingiustificate, avverto che gli elettori della Lista Primavera non sono adeguatamente rappresentati».
Il sindaco, da parte sua, oltre che la lettera di decadenza, commenta anche il ricorso al Tar presentato dalla minoranza. «Per quanto riguarda la decadenza – commenta Sergio Caci – condivido la scelta del Presidente Litardi. I cittadini hanno il diritto di essere rappresentati e chi non vuol farlo, anche se in minoranza, deve avere il coraggio di lasciare ad altri tale compito. Non si doveva arrivare a questo punto, ma da un gruppo consiliare che al suo interno ha due consiglieri esperti, ci si aspettava, se non il voto al bilancio, almeno la partecipazione al consiglio e la presentazione di modifiche/emendamenti. Questo prevede la democrazia e l’assessore al bilancio aveva messo a disposizione della minoranza i documenti contabili con molto anticipo.
“Per quanto riguarda – aggiunge il primo cittadino – il ricorso al Tar del gruppo consiliare PD, non capisco se sia uno scherzo di cattivo gusto o se ai consiglieri piace prendere per i fondelli i cittadini. Ci sono errori che fanno riflettere su chi abbia scritto il testo: secondo quanto riportato nel ricorso – continua il sindaco – io sarei nato nel 2012, viene confuso il Presidente del Consiglio dando questa carica a La Monica invece che a Litardi e Brizi prima acquista delle ulteriori zeta per poi vedere il suo nome trasformato da Angelo a Pietro. Forse voleva darsi un tono: Pietro è sicuramente più importante degli Angeli! Paola Peruzzi lamenta inoltre che non gli è stato notificato il consiglio sulla sua PEC personale: peccato che la PEC a lei assegnata ufficialmente come consigliere comunale sia un’altra. E chi più ne ha, più ne metta. Insomma, i tre compagni di banco, oltre che andare a ripetizione, forse è ora che lascino il posto ai tre giovani che li potranno sostituire in caso di definizione della decadenza. Sicuramente i nuovi saranno più stimolati a partecipare ai lavori del consiglio comunale, massima espressione della democrazia”.
“Non vorrei – conclude il sindaco – che Peruzzi, Brizi e Carai, dopo essersi accorti che come previsto dal regolamento sarebbe iniziata la loro procedura di decadenza, abbiano fatto ricorso al Tar di proposito, cosicché, in attesa di giudizio, nel frattempo non lascino comunque spazio a chi, dopo loro, potrebbe rappresentare, finalmente, anche gli elettori della lista Primavera”.