Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolta con grande spirito di partecipazione, domenica 24 maggio a Montalto, la cerimonia per la ricorrenza del Centenario dell’entrata in Guerra dell’Italia. Una giornata incentrata sul ricordo dei militari caduti durante la prima guerra mondiale.
All’iniziativa, promossa dall’assessorato alla cultura, oltre al sindaco Sergio Caci e all’amministrazione comunale, hanno partecipato il Consigliere Economico dell’ambasciata di Ungheria, dott.ssa Tünde Hagymási, il consigliere della Provincia di Viterbo Laura Voccia, le autorità civili, militari e religiose, le associazioni locali e combattentistiche d’arma e il dirigente scolastico Grazia Olimpieri, oltre a numerosi cittadini. I presenti, alle 16, accompagnati dalla fanfara dell’associazione nazionale Bersaglieri di Viterbo, hanno raggiunto il cimitero comunale per onorare i militari austroungarici che hanno perso la vita a Montalto durante il conflitto del 1915-1918. A seguire in piazza Matteotti è stata depositata la corona di fiori al monumento dedicato ai montaltesi caduti. Alle 18 corteo e cittadini si sono riuniti di nuovo presso il complesso monumentale San Sisto, davanti ad una sala gremita di persone. Con l’accompagnamento del gruppo Corale di Santa Cecilia e dei ragazzi del Piccolo Coro dei Girasoli, si sono svolte una serie di iniziative in ricordo dei Caduti della guerra. Letture e storie di prigionia, interpretate da due alunni dell’istituto comprensivo statale di Montalto, dal prof. Alberto Puri, da Vittorio Gradoli dell’associazione Assopaguro, da Chiara Gradoli dell’associazione Maremmando e da Carlo Alberto Falsetti, hanno commosso la platea, in particolar modo quando il sindaco Sergio Caci ha consegnato ai familiari delle vittime di guerra una targa ricordo. Sono state infine lanciate in aria 30 lanterne a memoria dei 29 combattenti ed una per i prigionieri che oggi riposano a Montalto di Castro.
«E’ stata una celebrazione molto toccante – afferma il sindaco Sergio Caci – che ci ha visto commemorare i soldati montaltesi e austroungarici caduti in guerra. Riportare alla memoria quegli episodi è importante soprattutto per i giovani, ai quali va ricordato che la pace non significa assenza di guerra, ma memoria, collaborazione e cooperazione tra popoli e nazioni. Ecco perché in questa circostanza è stata rilevante la presenza della dott.ssa Tünde Hagymási dell’ambasciata di Ungheria, che ringrazio per la disponibilità a partecipare all’evento. Uno speciale ringraziamento va a tutte quelle persone che, coordinate da Emanuele Eutizi, hanno messo il loro tempo a nostra disposizione per preparare in modo cosi minuzioso una cerimonia che ha coinvolto tutti: dai cittadini alle forze dell’ordine, dalle associazioni agli studenti».
«La cerimonia del 24 maggio – aggiunge l’assessore alla cultura Eleonora Sacconi – ci ha portato, indipendentemente dal colore politico, a ricordare i 100 anni dalla prima guerra mondiale. Un’iniziativa che è servita a far si che nessuno dimentichi quell’importante momento storico del nostro Paese, durante il quale gli italiani, tra cui molti nostri concittadini, hanno combattuto e dato la loro vita per l’Italia».
Al termine dell’evento all’ambasciata ungherese è stata consegnata la riproduzione del documento che nel 1936 il Ministro degli Esteri tedesco chiese al suo collega italiano, contenente i nomi dei 121 prigionieri austroungarici caduti a Montalto.