Riceviamo da Insieme Montalto di Castro e Pescia Romana e pubblichiamo
Nel tessuto della politica locale di Montalto di Castro, con un avanzo di oltre 3 milioni di euro che verrà approvato al prossimo consiglio comunale, emerge numericamente una contraddizione vivente, rispetto alle continue lamentele dei nostri amministratori riguardo alla supposta carenza di fondi, per giustificare il perenne immobilismo.
Tuttavia, dietro questo avanzo, apparentemente inaspettato, si nasconde una realtà politica tumultuosa che ha probabilmente impedito l’efficace funzionamento dell’apparato amministrativo.
La mancanza di un assessore ai lavori pubblici, ambiente e patrimonio per quasi un anno, dopo le dimissioni di Corniglia, riflette chiaramente problemi politici interni che continuano a paralizzare l’azione della giunta.
Questo vuoto di gestione ha contribuito sicuramente alla ritardata approvazione del rendiconto ed al mancato rispetto della scadenza del 30 aprile 2024 per l’approvazione in Consiglio comunale, mettendo in luce l’instabilità della maggioranza.
Questi slittamenti non solo minano la credibilità dell’amministrazione comunale agli occhi della Prefettura e degli enti superiori, ma mettono anche in discussione la sua capacità di gestire le risorse.
L’avanzo, sebbene possa essere interpretato come un sollievo finanziario, richiede una gestione oculata per indirizzare i fondi verso le reali esigenze dei cittadini
Infatti se da una parte vediamo centinaia di migliaia di euro spesi per eventi (chissà cosa penseranno gli altri consiglieri ed alcuni membri della giunta la cui disponibilità finanziaria e’ pari a zero rispetto ad altri), dall’altra assistiamo a strade non manutenute, erba incolta in tutto il territorio, immobili chiusi da un anno come la piscina e Villa Ilvana, servizi al cittadino diminuiti, aumenti delle tasse, zero aiuti e sostegni alle associazioni sportive.
Riteniamo fondamentale che la maggioranza smetta di concentrarsi sugli equilibri politici interni, dedicandosi alle legittime aspettative della comunità, che ha sofferto abbastanza a causa di quella che dalla maggior parte dei cittadini è considerata una evidente mancanza di leadership e azioni concrete.
In conclusione, l’avanzo comunale rappresenta un’opportunità preziosa per ristabilire la fiducia dei cittadini nell’amministrazione locale, ma solo se viene gestito con trasparenza, responsabilità e un genuino impegno per il bene comune.
Com’è possibile che a distanza di 12 mesi dalle dimissioni di un assessore, e all’inizio del primo mandato, si fatichi così tanto a trovare un sostituto ai lavori pubblici, ambiente e patrimonio, che possa garantire una programmazione più attenta e puntuale di alcuni interventi?
Escluso il sindaco, tra gli altri 7 consiglieri di maggioranza, e chissà magari un’altra stampella pronta a saltare sul carro, vogliamo dire che nessuno è adatto a ricoprire quel ruolo?
Tra le spese ammissibili dal rendiconto rientrano non a caso quelle di investimento: una grande occasione per programmare finalmente il decoro del paese che a detta di tutti e’ abbandonato a se stesso
Vigileremo e faremo le nostre proposte. Speriamo comunque in un’adeguata discussione, magari stimolata anche da una minoranza ancora silente sull’argomento Rendiconto, al prossimo Consiglio comunale.