Riceviamo dal Comune di Montalto di Castro e pubblichiamo
Si è aperta domenica 19 novembre la nuova stagione teatrale del Teatro comunale Lea Padovani. Sul palcoscenico Vanessa Gravina, Giulio Corso e Paolo Triestino con “Testimone d’accusa”: l’opera di Agatha Christie nel suo adattamento teatrale con la regia di Geppy Gleijeses. Un nuovo anno al Padovani che vedrà artisti di fama nazionale esibirsi sul palcoscenico.
Anche quest’anno molti hanno scelto la formula dell’abbonamento confermando con ciò di apprezzare la qualità delle scelte artistiche, dei servizi nonché dell’accoglienza di un teatro che mira a proporre un’offerta culturale sempre all’avanguardia. Al primo appuntamento anche molti spettatori occasionali che hanno scelto di assistere all’apertura di questa nuova stagione di prosa.
Il programma natalizio a teatro
Lasciate le tinte gialle del capolavoro della regina del crimine, il teatro Lea Padovani si addobba in perfetto stile natalizio per accogliere i più piccoli e le loro famiglie ad assistere alla magia del Natale. Un pre assaggio di atmosfere innevate, festa e luci natalizie lo regala ATCL (Associazione teatrale dei comuni del Lazio) promotore dello spettacolo di danza natalizio per eccellenza: “Lo schiaccianoci”. Una esibizione magistralmente eseguita dal Balletto di Roma, in programma martedì 5 dicembre alle ore 21.
Ad aprire il periodo più dolce e affascinante dell’anno, la Rassegna a Teatro con mamma e papà, con “Bentornato Babbo Natale” in calendario l’8 dicembre alle ore 18:00. Una nuova appassionante avventura in forma di musical firmato Fondazione Aida, la compagnia che da anni porta in scena al Padovani le più belle fiabe e favole pensate per un teatro su misura per bambini e ragazzi.
«Sono orgoglioso e onorato – commenta il delegato al teatro, eventi e turismo Emanuele Miralli – di seguire e contribuire allo sviluppo di questo realtà culturale che negli anni ha saputo conquistare la fiducia di tanti spettatori. Abbiamo in platea abbonati storici che stanno contribuendo con la loro continuità a far crescere il nostro teatro. Zoccolo duro sul quale prendono posto i nuovi abbonati e spettatori occasionali che mostrano interesse e curiosità verso l’arte teatrale. Abbiamo lavorato per rendere autonoma dal punto di vista tecnico questa grande struttura dotandola di attrezzature adeguate per presentarsi sempre più come culla delle arti e della performance».