Riceviamo da Francesco Corniglia (M5S) e pubblichiamo
Per forza un viene nemmeno l’aceto. E’ un vecchio proverbio toscano e vuol dire che forzatamente non viene bene nulla. Dunque, nel 2017 la “lista civica sviluppo trasparenza e legalità” con Caci candidato sindaco vinse le elezioni con il 59,1 %, un rullo compressore che avrebbe dovuto governare senza alcun problema il paese per altri cinque anni. Beh questo rullo compressore a metà strada è diventato una sgangherata utilitaria che cerca in tutti i modi di arrivare al traguardo.
Sindaco condannato in primo grado e sospeso salvo revoche fino a maggio 2021, dei dodici candidati della lista due sono passati all’opposizione Fedele e Socciarelli, una si è dimessa Goddi ed altri due hanno rinunciato alla nomina a consigliere, Miralli e Zei. Ne rimangono solo altri due Bernacchini e Litardi e poi finiscono i nomi. Un successone, non c’è che dire.
La stampella alla maggioranza Benni, Valentini, Nardi, Corona e Stefanelli è arrivata dal candidato sindaco Lucherini, avversario di Caci alle ultime elezioni che prese 1560 voti con la sua lista “un’altra storia”. Il suo appoggio è stato determinante per l’approvazione del bilancio previsionale, altrimenti in Consiglio Comunale l’opposizione avrebbe teoricamente potuto contare su sei voti contro i cinque della maggioranza.
In quel caso la storia del secondo mandato Caci si sarebbe potuta interrompere il primo luglio. Invece continua con palesi difficoltà pur cercando di dare un’immagine di coesione e unità. Indagini giudiziarie, incapacità a programmare e mancata risoluzione dei problemi del territorio, lavoro, decoro urbano, servizio rifiuti, appalti scaduti, opere pubbliche incompiute… l’elenco è ancora lungo. Questo è il risultato di una lenta agonia che potrebbe terminare se solo la maggioranza prendesse atto della fine dei giochi.
Sono mesi che con coerenza chiedo si vada ad elezioni comunali. In tanti invece prevale una sorta di chiamata alle armi per il bene di Montalto, tutto pur di non commissariare per qualche mese il comune. Io ritengo invece che un periodo di commissariamento non ucciderebbe nessuno, anzi. Sempre meglio di un raffazzonato governo di larghe intese. Del resto Montalto non può permettersi il lusso di aspettare e buttare via altro tempo con improponibili minestroni indigesti.
E’ curioso come i rappresentanti locali di Forza Italia chiedano a gran voce le elezioni nazionali ma invece a livello comunale sono incollati alla poltrona. Eppure a differenza del Capo di Governo italiano che viene nominato dal Presidente della Repubblica, il Sindaco viene scelto direttamente e votato dai cittadini. Perché non si accorgono che Montalto è attualmente guidata da una persona che nessuno ha eletto direttamente per fare il sindaco?
Francesco Corniglia
M5S Montalto