Riceviamo da Francesco Consigliere, consigliere comunale Montalto di Castro, e pubblichiamo
Vedere i propri figli stravolti dalla fatica dopo quella che dovrebbe essere una “normale” giornata di scuola non é più accettabile. Non é “normale” che tra l’uscita ed il rientro a casa trascorrano a volte più di dieci ore. Niente é “normale” quando un pranzo completo in famiglia viene sostituito ogni giorno da un panino, quando si deve studiare sull’autobus, quando si rinuncia allo sport o al tempo libero proprio perché non c’é quel sacrosanto tempo.
Che logica c’é nel voler continuare a mantenere un doppio ingresso scolastico distanziato di un’ora e quaranta minuti (ore 08:00 ed ore 09:40) se non si é in grado di garantire un sufficiente servizio pubblico di trasporto? Quali soluzioni sono venute fuori dagli incontri in prefettura di Viterbo? L’ Ufficio Scolastico Regionale accoglierà le istanze dei rappresentanti degli studenti, dei dirigenti scolastici e delle famiglie? E le aziende di trasporto avranno personale, mezzi e risorse economiche per garantire il servizio pubblico?
Ancora non si prospettano soluzioni concrete, il tempo passa e chi ci rimette é il benessere psico-fisico dei nostri figli. Diritti universalmente riconosciuti dalla Convenzione internazionale di New York, come giustamente ricordato dall’Autorità Garante dei diritti dell’Infanzia e Adolescenza A.G.I.A., che devono essere rispettati e garantiti.
L’autorità Garante dell’Infanzia e adolescenza della Regione Lazio può essere contattata ai numeri 0665937314 e 0665937309 (struttura amministrativa di supporto) come indicato sul sito internet della stessa Regione.