Riceviamo e pubblichiamo
“Mentre si esulta per la nascita dei parcheggi rosa, deliberata a luglio 2012, stanno arrivando in modo stranamente silenzioso, le tanto temute bollette dell’acqua – esordisce Paola Peruzzi – avete notato l’aumento dell’acqua? Sono rimasta stupita ed ho pensato che a Montalto l’arsenico si paga, anche profumatamente”. Nelle varie diciture della bolletta ci sarà la menzione all’ordinanza emessa il 28/03/2012, sulla non potabilità delle acque e il divieto di utilizzo per il consumo umano, la domanda è molto semplice: “Perché i cittadini dovrebbero pagare l’intero canone della bolletta quando il Sindaco Caci sapeva dell’emergenza arsenico e nulla ha fatto per riportare la situazione alla legalità?”, si domanda il capogruppo d’opposizione.
È quasi un anno che Montalto vive sulla propria pelle l’emergenza arsenico che, seppur in dosi minori rispetto ai Comuni della provincia di Viterbo, ha creato enormi grattacapi sopratutto alle attività commerciali che si sono trovate in una situazione di completa illegalità a causa dell’irresponsabilità e all’immobilismo della nuova giunta. L’avvocato montaltese rincara la dose: “Chi restituirà i soldi alle attività che si sono automunite di dearsenificatori e i cittadini perché dovrebbero pagare l’intera bolletta dell’acqua se la stessa non risulta essere potabile?”.
Un’amministrazione dovrebbe essere vicina alla cittadinanza, soprattutto in un momento di crisi economica che mette in ginocchio famiglie e attività commerciali e dovrebbe rispondere in maniera chiara e veloce alle problematiche che affliggono il paese. “Chiedo che venga dimezzato il canone delle bollette come sta succedendo nel Comune di Viterbo e che venga spiegato perchè ancora non sono partiti i lavori per i dearsenificatori comunali, visto che l’Assessore Carmignani durante l’assemblea pubblica del 10 gennaio 2013 aveva garantito che a giugno avremmo avuto i dearsenificatori: peccato che non sia partita neanche la gara d’appalto!”, conclude il Consigliere Peruzzi.
La popolazione è stanca di parole, giustificazioni, propaganda e incapacità tanto da dubitare delle capacità d’amministrazione della nuova giunta. “Iniziate a dimostrare qualcosa – questo l’appello di Paola Peruzzi – perché il malcontento sale, si fa sentire e chissà perché, purtroppo, non me ne stupisco”.
Paola Peruzzi
L’idealista, la lista delle idee