Riceviamo da Francesco Corniglia e pubblichiamo
Quindi la soluzione che ci viene prospettata é no al muro si al muretto? É così che si risolve la messa in sicurezza di Marina di Montalto dai rischi alluvionali del fiume Fiora? Portando comunque a compimento un progetto vecchio e superato che di fatto interviene sull’ultimo km del fiume inserendo nel paesaggio un muro di cemento armato e un terrapieno alto 4 mt e più? E tutto quello che sta a monte del fiume non é degno di attenzione ed intervento? Le opere di pulizia e manutenzione dell’alveo fluviale, dei sottoponti, dell’invaso di Vulci (dove al posto dell’acqua e dei pesci pascolano le vacche) non sono altrettanto importanti?
Non dimentichiamoci che nel progetto sono inseriti anche i due bracci a mare che di fatto versano in cattivo stato di conservazione e che aspettano ancora da anni interventi di ripristino. Tutto normale? A noi sembra proprio che non lo sia.
Un progetto che cala come una mannaia sulle attività economiche che girano intorno alla nautica e di riflesso anche su tutte le altre. Un progetto che non si integra minimamente con la vocazione turistica del territorio.
Ma quando non ci saranno più barche nella Fiora perché i proprietari avranno trovato altri porti dove andare e spenderanno i loro soldi in ristoranti e negozi di altri comuni in Regione Lazio si verseranno lacrime di coccodrillo?
Eppure di cose da fare dal 2013 ad oggi ce n’erano e l’amministrazione comunale poteva e doveva fare di più. Adesso che le ruspe sono in casa é tardi per svegliarsi e ripetere sempre le stesse cose. Nel 2013 ci dissero che bisognava approvare il progetto altrimenti si sarebbero persi i finanziamenti, e il muro c’era fin da allora…. beh forse sarebbe stato meglio perderli così almeno oggi avremmo avuto un altro progetto su cui parlare.
Francesco Corniglia
Consigliere comunale M5stelle Montalto di Castro