(s.t.) Tarquinia capitale della vela: scatta oggi – con le regate di prova e la cerimonia d’apertura in serata in piazza Matteotti, da domani le prime gare – il Campionato Mondiale Dart 18 organizzato dall’Assonautica di Tarquinia e dalla Dart 18 Italia.
Un evento in cui Tarquinia sarà protagonista non solo come splendido scenario di regata, ma anche grazie ad alcuni equipaggi iscritti – approfondiremo nei prossimi giorni – e con la presenza al timone della barca giuria di Andrea Buscemi, pronto a portare sul campo gara il suo Sedna.
“Per me è la prima esperienza in tal senso – ci dice Andrea – e penso sia una grande soddisfazione tanto personale quanto per la città: la speranza è di stimolare un maggior interesse per la vela il mare – e noi ne abbiamo tanto, spiagge comprese – con tutto quello che ci gira intorno”.
Ma di cosa si occupa la barca giuria? “Fondamentalmente – spiega Andrea – espone delle bandiere che, issate o ammainate, indicano ai regatanti dei segnali speciali inerenti alla competizione, oltre naturalmente a ospitare i giudici che verificano il corretto svolgimento della gara e prendono i tempi”.
Una tappa di curiosità e prestigio per Andrea e il Sedna, nel corso di una vita da qualche anno dedicata in toto alla vela.
“Un amore che nasce nel 2020, – racconta – quando l’armatore, cioè il proprietario della nave, ci impose di prendere la patente nautica per poi condurre il Tomawok, un coppa America del 1939 posseduto in precedenza dall’avvocato Gianni Agnelli. Da lì, iniziando con piccoli trasferimenti e affiancando comandanti esperti, vivendo le giornate azzurre giornaliere nel Golfo dei Poeti e collaborando con le scuole veliche per i primi approcci in mare con ragazzi e bambini, ho preso anche il titolo da istruttore C.O.N.I”.
“Poi è arrivato il Sedna, ed è stato un colpo di fulmine. La mia barca, la mia prima barca, viene dalla Germania, costruita nel 1988 sul Baltico dal cantiere Feltz di Amburgo per affrontare i più insidiosi mari del nord. Volevo una barca in acciaio e, quando l’ho vista, ho fatto di tutto per averla! Poi, grazie a quello che nel tempo avevo imparato, l’ho messa a punto come è oggi: all’interno ha tre cabine, due bagni, un’ampia dinette con frigo, cucina e tutti i confort per vivere a bordo. Io ci vivo dal giorno che la presi, il 10 marzo 2022”.
“Il Sedna è unica nel suo genere: – prosegue Andrea – elegante dentro e affascinante fuori, ma allo stesso tempo molto sicura. Considera che un 45 piedi di resina pesa 10 tonnellate, il Sedna con il suo acciaio arriva a 22: ti concede tanto in termini di stabilità, specialmente quando le condizioni iniziano ad essere avverse”.
Ma, esperienza al Mondiale a parte, di cosa si occupa Andrea nel corso dell’anno? “D’estate di piccole crociere di team building, giornate azzurre tra Golfo dei Poeti e Cinque Terre, arrivando fino a Elba, Giglio, Capraia e in generale l’Arcipelago toscano. D’inverno poi si fa sul serio, organizzando con ASD Acquaria di La Spezia corsi di altura vecchia scuola, usando solamente strumentazione tradizionale (bussola, carte nautiche, bussola di rilevamento, sestante): quest’anno – sempre assieme a Giorgio Vacchetti, mio inseparabile amico, istruttore e compagno di mare – ci siamo spinti sino a Marsiglia, con varie tappe nel sud Francia, ma la stabilità del Sedna non esclude di poter andare anche più lontano”.
“Infine – conclude Andrea – con la scuola velica Velagiovane di Le Grazie di Portovenere, collaboriamo con le scuole superiori per i primi approcci in mare, in esperienze che vanno dai quattro ai sei giorni, sempre in quello splendido specchio di mare che è il golfo di La Spezia”.
Insomma, gli appassionati, nei prossimi giorni, tra i tanti Dart 18 scattanti in gara, potranno ammirare la bellezza di una barca come il Sedna. E approfittarne per fare un saluto a un amico che arriva a Tarquinia con la propria splendida “casa in mare”.