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“Da sempre lancio l’allarme sulle criticità dei nostri fiumi Mignone e Marta e sul rischio concreto di esondazioni. Oggi ci troviamo di fronte a un disastro annunciato”: duro intervento dell’ex Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia, attualmente Consigliere di opposizione del Comune di Tarquinia, Alberto Tosoni. “I fiumi sono esondati e la valle del Mignone è completamente allagata come molte zone limitrofe al Marta. I danni sono incalcolabili, soprattutto per le aziende agricole che da queste terre traggono il loro sostentamento”.
“Basta trattare questi eventi come emergenze impreviste!”
“Non possiamo più accettare che eventi di questa portata vengano trattati come emergenze impreviste. – continua Tosoni – Il dissesto idrogeologico è un problema noto, prevedibile e ampiamente documentato. Le soluzioni tampone, eseguite di recente e seppur importanti, non risolvono il problema nel lungo periodo. Questo territorio ha bisogno di interventi strutturali seri, non di proclami o promesse che vengono dimenticate non appena l’acqua si ritira”.
“Le cause di questa esondazione sono molteplici e riconducibili alla mancanza di una manutenzione programmata degli alvei fluviali e all’otturazione dei ponti nel caso del Mignone. È urgente un maggiore interesse per la sicurezza idrogeologica del territorio. Abbiamo assistito a un progressivo deterioramento della rete di scolo e a interventi tardivi e parziali che non hanno risolto i problemi alla radice. Ogni anno, con l’arrivo delle piogge più intense, siamo costretti a sperare di non fare la conta dei danni. Invece, oggi ci troviamo a chiedere aiuto per rimediare a situazioni che, con una programmazione adeguata, si sarebbero potute sicuramente attenuare”.
“Servono azioni strutturali per mettere in sicurezza l’area”
“Oggi l’intero comparto agricolo locale è sott’acqua, – prosegue Tosoni – con ettari di coltivazioni sommersi, terreni che saranno incoltivabili per mesi e famiglie isolate, soccorse grazie alla sinergia delle forze dell’ordine, della Polizia locale, dell’AEPOC e dei Vigili del Fuoco. Chi garantirà che l’anno prossimo non accada di nuovo? Ribadisco la necessità di un piano di intervento concreto e immediato per risarcire gli agricoltori colpiti, ma soprattutto servono azioni strutturali per mettere in sicurezza l’intera area e impedire che il Mignone e Marta diventino una minaccia costante per chi vive e lavora qui”.
“La politica – conclude il consigliere comunale – ha il dovere di ascoltare e agire prima che sia troppo tardi. Per questo chiedo con forza che si passi subito dalle parole ai fatti. Non basta dichiarare lo stato di emergenza e attendere i fondi regionali o statali: bisogna investire nella prevenzione, rafforzare gli argini, sistemare i ponti, migliorare il deflusso delle acque e ripristinare quelle opere idrauliche che sono fondamentali per la sicurezza del nostro territorio. Mi appello alle istituzioni, alle amministrazioni locali e agli enti preposti affinché si assumano le proprie responsabilità e lavorino per una soluzione definitiva. Non possiamo più permetterci di rincorrere le emergenze. È tempo di una politica che guardi avanti, che pianifichi e che garantisca sicurezza e stabilità a chi vive e lavora nella nostra terra”.
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