di Riccardo Rubbi
La ragione è sempre la stessa, siamo in carenza di semiconduttori. Le vetture rimangono ferme nei piazzali di fabbrica in attesa di essere assemblate con il tanto raro componente elettronico. Di seguito l’outlook:
• Stellantis -> perde il 31%;
• Volkswagen, Mercedes, BMW -> rispettivamente -42%, -34% e -22% sul 2020;
• Renault e Ford -> -31% e -41%;
Un po’ meno peggio le giapponesi che si attestano su cali inferiori al 30%:
• Toyota -> -23%;
• Nissan -> -29%;
• Honda -> -26%;
Unica positiva la coreana Hyundai con -7%.
Eppure, per quanto possa sembrare strano, in questo periodo dove i numeri calano per quasi tutti, alcuni hanno incrementato i loro ricavi netti. La cosa è resa possibile da una razionalizzazione del prodotto. Ovvero, dal concentrare la produzione solo su alcuni modelli che soddisfano le richieste dei consumatori e che garantiscono % di ricavo maggiori ai costruttori. Il tutto unito al fatto che la politica degli sconti si fa più rigida in assenza di prodotto.