di Riccardo Rubbi
In Italia, il 2020 è stato un anno orribile per l’automotive (con poco meno di 1.400.000 vetture consegnate e un calo del 28% sul 2019). Sebbene gli italiani, a causa principalmente delle incerte condizioni economiche, abbiano ridotto la propensione all’acquisto di un mezzo nuovo, coloro che hanno invece acquistato, lo hanno fatto riflettendo bene sulla tipologia di alimentazione da scegliere.
Complici gli incentivi statali stanziati in base alla classe di emissioni, l’outlook del 2020 mostra i seguenti numeri:
- -40% circa per le motorizzazioni tradizionali Diesel e Benzina (che totalizzano rispettivamente 523.000 e 461.000 immatricolazioni circa nel 2020);
- -31% GPL e -19% Metano (le quali portano a casa 94.000 e 31.000 immatricolazioni circa);
In controtendenza invece troviamo i trend delle nuove alimentazioni:
- Raddoppio delle vetture Full Hybrid (intorno alle 223.000 immatricolazioni nel 2020) sono tutte quelle vetture:
- generalmente con motore benzina
- dotate di un potente motore elettrico che assiste il motore termico
- capaci di viaggiare in trazione pura elettrica
- si ricaricano senza spina (in marcia grazie alla mix del motore termico, in frenata grazie al recupero dell’energia termica)
- Triplicano le vetture elettriche pure (con circa 32.000 immatricolazioni)
- Quadruplicano le ibride alla spina (portandosi a quasi 27.000 immatricolazioni) sono tutte quelle vetture ibride:
– simili per funzionamento alle Full Hybrid,
– dotate di pacco batteria maggiorato (grazie al quale aumenta la percorrenza in elettrico puro)
– necessitano di ricarica da presa elettrica per arrivare alla piena carica