Riceviamo e pubblichiamo
Continua il viaggio nel programma del candidato sindaco Alfio Meraviglia. Questa volta ci occuperemo di lavoro, di giovani ma anche del futuro di chi è meno giovane e si è ritrovato senza lavoro.
Per noi fare tornare il Lavoro a Tarquinia è una priorità. Lavoro vuol dire dignità, possibilità di farsi una famiglia e guardare serenamente al futuro. Da troppo tempo a Tarquinia non sono stati fatti progetti seri per il rilancio dell’occupazione.
Abbiamo molte idee per realizzare un sogno. Evitare che molti dei nostri giovani siano costretti ad andare via da Tarquinia. Lasciare la nostra città deve tornare ad essere una scelta, fatta da chi vuole formarsi altrove, per tornare magari a mettere la propria esperienza a disposizione della nostra città.
Per questo creeremo uno SPORTELLO GIOVANI, affiancando e potenziando le strutture già presenti, per fornire un servizio che contribuisca davvero alla formazione, all’orientamento e all’accompagnamento al lavoro. Proponendo un raccordo tra domande specifiche di forza lavoro e la formazione ad hoc per rispondere a tali esigenze. Lo sportello darà informazioni personalizzate ai richiedenti informandoli altresì su tutte le opportunità in Italia ed in Europa. Inoltre, per promuovere l’imprenditorialità, vogliamo affiancare a questo il LABORATORIO START UP IMPRESE, uno spazio del Comune dove chi ha una buona idea per creare un’impresa di servizi possa svilupparla usufruendo di una sede e dei servizi di base per abbattere i costi iniziali per i primi due anni.
La Provincia ha finanziato un progetto di due milioni di euro “Tuscia al lavoro – Rimbocchiamoci le maniche”per finanziare politiche occupazionali per la formazione e le imprese che scade il 10 Maggio. Il 24 Aprile la Regione Lazio ha approvato un finanziamento importante di 4 milioni di Euro con la determinazione B20376 per l’apertura di nuove imprese “Generazione lavoro -Incentivi alla creazione di impresa” che favorirà soprattutto le donne che vogliano aprire la propria impresa. Infine con l’ultimo decreto per le liberalizzazioni si è stabilito che le persone sotto i 35 anni possono aprire una srl con 1 euro di capitale e senza spese notarili. Sono queste le informazioni di cui i giovani hanno bisogno. Non possiamo permettere che queste opportunità passino senza che nessuno di Tarquinia le possa cogliere.
Avvieremo un corso di inglese gratuito perché tutti attraverso il diritto all’istruzione, possano accrescere le possibilità d’ingresso nel mondo del lavoro e migliorare la capacità di relazione con i turisti stranieri. Intendiamo anche sviluppare gemellaggi internazionali di scambio interculturale ed al fine di perfezionare le lingue.
Investiremo sul terzo settore, quello del sociale, che è ormai divenuto un elemento perno della nostra società per la capacità di rispondere ai bisogni diffusi soprattutto delle categorie più vulnerabili.
Vogliamo vedere lavorare per costruire e per animare il Porto turistico, vogliamo rivalorizzare il lido, Marina Velca e San Giorgio. Vogliamo che le offerte turistiche vengano messe in rete offrendo servizi dedicati ai turisti che facciano muovere l’economia di tutto il nostro territorio. Sapremo ascoltare le esigenze degli operatori commerciali, degli artigiani e le entità sociali. Investiremo nello sviluppo del commercio tramite appositi strumenti finanziari per le assunzioni. Creeremo lavoro attraverso manifestazioni artistiche con tutti i tipi di arte, valorizzando le nostre eccellenze sportive, culturali ed archeologiche promuovendole in tutto il mondo. Aiuteremo l’imprenditoria agricola, in particolare per le produzioni tipiche agroalimentari.
Vogliamo invertire la rotta. Abbiamo un pomodorificio chiuso, ora addirittura sequestrato, una cantina sociale da salvare, un lido da rivalorizzare e per il quale arrivano promesse da aspiranti amministratori di concessione di un milione di Euro ma sono soldi della Regione, non è un favore ricevuto dall’attuale amministrazione. Una Regione che deve troppo spesso colmare le lacune dell’amministrazione uscente.
I soldi delle compensazioni, infatti, non sono mai arrivati al Lido né tantomeno sono stati utilizzati per politiche di sviluppo ed occupazione. Della promessa “area industriale” e degli annunciati 5000 posti di lavoro non c’e’ nulla, non abbiamo visto nessun piano industriale. Per ora, come al solito, solo promesse.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo vogliamo investimenti importanti che portino sviluppo e che rendano bella Tarquinia, attraente, vivace culturalmente, un ambiente sano in cui crescere e lavorare e lo faremo in diretta collaborazione, tramite la rete istituzionale, con la Provincia e la Regione che ci hanno già dimostrato la loro disponibilità per un lavoro comune per Tarquinia.