Riceviamo e pubblichiamo
Dal Pd e dai suoi candidati non arrivano altro che le solite accuse sulla mia persona che oramai hanno stufato pure i loro simpatizzanti. Mai un attacco sul nostro programma, evidentemente ne sono invidiosi.
L’assessore alle opere inutili, di solito maestro di ironia e sarcasmo, ha perso definitivamente la pazienza e continua a lanciare fango sui suoi avversari. Minacce velate e messaggi criptici a chi non la pensa come lui, sono oramai il suo pane quotidiano. Ma questo la città lo sa e non serve un libro per spiegarglielo. Forse perché esasperato dalle mille opere non concluse e dai primi colpi di benna con tanto di pomposo taglio di nastro, inveisce a vanvera con argomentazioni che non hanno un filo logico e che nulla hanno a che vedere con i reali bisogni di Tarquinia. E’ veramente difficile rispondere a delle esternazioni prive di un reale significato.
La paura di solito fa 90 ma l’intrepido assessore non è riuscito neanche a contare fino a dieci prima di mettere mano alla tastiera e a comporre un monologo di bassa lega in cui riesce a contraddirsi in ogni sua frase. Evidentemente i suoi nuovi orizzonti non sono così chiari.
Per la novantatreesima volta ribadiamo la nostra ferma volontà di continuare a parlare di programmi, di cose che interessano i cittadini, di opere collettive e non proprie, gli vorremmo rivolgere poche domande molto concrete: ma non era lui nel 2007 a dichiarare pubblicamente il suo più totale diniego al carbone e soprattutto alle compensazioni per le servitù energetiche? Non aveva detto che se non portava a compimento le grandi opere che aveva promesso, nello specifico teatro, piscina e parcheggio in zona Valverde, non si sarebbe ricandidato? Come mai questo ripensamento? La mancanza di coerenza fa perdere la pazienza.
Attendiamo lumi, se ancora è rimasta qualche luce disponibile. Del resto con una penna mal usata, per Mazzola è fatta la frittata.
Candidato a Sindaco
Alfio Meraviglia