Si è visto prelevare dal cortile della propria abitazione la sua auto, una Ford Focus, sulla quale aveva lasciato le chiavi inserite sul quadro: ha riconosciuto immediatamente l’autore del fatto, un noto titolare di officina meccanica di Tarquinia, ed ha chiamato la Polizia.
Gli immediati accertamenti del caso hanno permesso di ritrovare l’auto sottratta nell’officina stessa, sospesa a tre metri di altezza sopra un alto ponte. Convocate le parti in ufficio si è appurato che l’azione svolta dal meccanico era indirizzata al recupero di un credito per precedenti riparazioni di circa 500 euro svolte sul veicolo stesso e non ancora pagate dal proprietario, nonostante fosse trascorso quasi un anno.
Il titolare dell’officina voleva in questo caso portare il veicolo in officina per poi applicare il “diritto di ritenzione” previsto dal codice civile. In considerazione della presunta buona fede dello stesso e della mancanza del dolo specifico, richiesto come elemento soggettivo del furto, il meccanico – conosciuto come una onesta persona ed un lavoratore – non è stato arrestato, ma denunciato per esercizio arbitrario delle proprie ragioni.