Mazzola, controreplica a Paterna: “Non faccio terrorismo ma vivo la realtà e chiedo risposte”

Riceviamo da Mauro Mazzola e pubblichiamo

Ho letto con attenzione l’articolo della consigliera Regionale. Un articolo pieno di acredine politica su un argomento di interesse generale dei cittadini. Denoto anche una disattenzione sui miei articoli da qualche tempo. Io non faccio terrorismo ma vivo la realtà. Non ho mai detto che l’ospedale chiude e che il reparto di chirurgia chiude. Ho chiesto cosa succede. Posso? Vedo un ospedale che in qualche modo non dà più tutte le risposte che i cittadini chiedono, ma devono trasferirsi in altri ospedali soprattutto a Belcolle.

Andiamo con ordine, primo, io da quando ho lanciato alcuni interrogativi e richieste alla direzione della ASL l’ho fatto da cittadino e da ex amministratore che si è impegnato molto, finanziando molti lavori di ristrutturazione e acquistando strumentazione per i reparti. Ricordo la risonanza magnetica, il macchinario per la laparoscopica per la chirurgia e ginecologia, altri strumenti per la chirurgia, per la radiologia, per l’ortopedia, per la medicina, per la gastroenterologia, per la fisioterapia, per il laboratorio analisi, contributo all’Avis, l’acquisto di una autoambulanza per la Croce Rossa, ecc. Quindi vedi che il mio impegno c’è stato ed è riconosciuto all’interno dell’ospedale e da parte di tanti cittadini che si informano.Non ho posto limiti temporali nelle mie critiche, l’amministrazione regionale Rocca non era ancora stata eletta. Mi sono allontanato dal PD perché non ho condiviso alcune scelte nella sanità locale e provinciale e perché non sono stato ascoltato come Sindaco sulle scelte del percorso della trasversale. (oggi guarda caso verrà costruita sulla proposta fatta dalla mia amministrazione).

Quindi gli attacchi politici partitici tu e il tuo staff ve li potete anche risparmiare. Se è un attacco politico e una colpa quello di chiedere alla direzione della ASL di far conoscere ai cittadini un crono programma di tutti i lavori da fare e un programma dei nuovi servizi, siamo arrivati al ridicolo.

Secondo, la chiusura del reparto di Ostetricia e ginecologia purtroppo è avvenuto per una scellerata legge statale che imponeva di accorpare i reparti con altre strutture vicine, quelli che non raggiungevano 500 parti annuali. L’anno precedente Il nostro reparto aveva avuto circa 500 parti e quindi si è salvato, l’anno successivo 350. E questo ha penalizzato Tarquinia in favore di Civitavecchia. Che era successo?interessi personali in favore di Civitavecchia? Informati e lo saprai.

Entriamo nell’argomento, mi spiace vedere andarsene un professionista come il dott. Pellicciotti che ha dato anima e corpo con sacrificio della vita privata e nessuno si è posto il perché si è dimesso e nessuno l’ha ascoltato o chiesto di ritornare sulle sue decisioni. Forse qualcuno non vedeva l’ora? È una persona che dice quello che pensa e infastidisce ed è scomodo? Sicuramente sì, ma lo fa per rendere migliore il servizio sanitario in favore dei cittadini.

Combatto per una sanità ed un servizio ospedaliero a portata di tutti i cittadini. E vedo che anche altri bravi medici stimati da tutta la popolazione e sempre disponibili sono usciti senza un tentativo per una proposta allettante di collaborazione oppure un ringraziamento pubblico. Siamo stati fortunati, in una piccola comunità ad avere dei medici di ortopedia, radiologia, anestesia, di medicina sempre pronti e disponibili con una carica di vicinanza al cittadino a discapito del loro tempo libero e della famiglia. Vivevano per la loro professione. Questi sono medici in prima linea. Sono rimasti pochi, tra poco vanno via anche gli ultimi rimasti. Quindi mi permetto, da semplice cittadino, di chiedere più attenzione da parte della direzione della ASL, più vicinanza, controllo e difesa da parte del mondo politico locale. Ripeto, vogliamo informazione certa dei programmi sul futuro del nostro ospedale.