Riceviamo e pubblichiamo
Igenio non è il servizio porta a porta, ma è più semplicemente la soluzione che la ditta appaltatrice ha predisposto per il servizio di raccolta differenziata a Tarquinia, al posto del servizio capillare Porta a Porta.
L’assioma felice, sul servizio di IGENIO, che consentirà di arrivare al 65% di risultato in termini di raccolta differenziata è una previsione alquanto demagogica. Numeri alla mano, se nel 2010 Tarquinia ha raggiunto a fatica il 25% di raccolta differenziata, come potrà fare questo salto al 65%, solo con IGENIO, visto che sostituisce soltanto le vecchie campane. Solo con le chiacchiere.
Igenio non è un Porta a Porta, è piuttosto un sostituto del metodo delle campane e dei secchioni, senza migliorare nulla, se non il disservizio di lasciare l’utente senza i contenitori, visto che IGENIO và a spasso per quasi 12 ore. Sono una residente del centro storico e ascolto la gente, mica storie, specialmente la carta e la plastica, così come il vetro, non creano cattivi odori, dunque l’utente deve pur trovare il contenitore a disposizione, sempre, non soltanto la mattina, per non parlare della chiavetta, che dovrebbe, si fare i controlli sul quantitativo dei rifiuti (sperando che non si utiizzino i secchioni di Tarquinia lido) ma cose migliori che complicare la vita, agli anziani specialmente.
Ma andiamo oltre, che le abitudini si possono cambiare eccome, magari con un incentivo, quale? Per esempio quello della riduzione della tassa, la T.I.A. (tariffa d’igiene ambientale) che invece ogni anno aumenta. IGENIO arriva e la riduzione sulla raccolta differenziata, disposta dal regolamento sui rifiuti dov’è? Il regolamento ancora consente la riduzione del compostaggio domestico a chi possiede almeno 25 MQ di giardino, quando da anni una sentenza del TAR lo ha superato. In Italia, il servizio di IGENIO viene utilizzato anche per ridurre la tassa, qui no!
Il comune di Tarquinia è indifendibile, ha creato un sistema che aumenta i costi della gestione dei rifiuti e non ha creato nulla per ridurli, come dimostra la raccolta dell’ ”UMIDO”, che di fatto il nostro comune conferisce a parte, quindi con un costo alto di smaltimento e inquinamento. Ad Aprile 2011, il consiglio comunale ha deciso una modifica del capitolato di appalto a favore della ditta appaltatrice, per inserire IGENIO al posto della raccolta differenziata Porta a Porta, (di fatto non lo è) per chiedere a compensazione del maggior costo, ( per quale vantaggio?) la riduzione di 1 giorno di raccolta sul resto del territorio (6 giorni invece che 7).
Ancora numeri ufficiali del comune di Tarquinia dal piano finanziario 2011:Nel 2010 la voce spesa per la raccolta differenziata era di Euro 16.500,00 ( ad oggi nessun documento spiega il maggior costo dei materiali da riciclare) nel 2011 diventa addirittura di Euro 118.000,00, per via dell’UMIDO prodotto pari a 700 Tonnellate, smaltirlo costa, eccome.
Tarquinia senza la raccolta di compostaggio domestico, (in Italia viene ritirato senza costi di smaltimento ) non riuscirà mai a diminuire i costi e l’inquinamento dovuto al conferimento a Tuscania della parte chiamata “UMIDO”. Ricordo inoltre che l’impianto che Tarquinia ha scelto per lo smaltimento, è per Tuscania un allarme ambientale, come denuncia il comitato di Tuscania, prossimamente invita tutti ad un incontro pubblico sul problema.
Se fosse stato compostaggio domestico, quindi compost da utilizzare come fertilizzante in agricoltura, avremmo potuto essere fieri, di tutto il lavoro degli utenti, di secchi e secchielli, buste e bustine, invece no.
Caro assessore mi autodenuncio, mi vergogno di conferire umido inquinante e faccio compostaggio alla vecchia maniera, raccolgo la carne e il pane per i cani, la verdura per le galline, e mi faccio l’ovetto fresco alla faccia dell’umido!
Gli altri sono orrori, della cattiva gestione dei rifiuti, che non riducono l’impatto sulle bollette, che ogni anno fanno lievitare i costi dei piani finanziari dei rifiuti. Ancora?
Questi sono contenuti importanti, non è campagna elettorale, quella sicuramente l’ha fatta l’assessore Sandro Celli 5 anni fa, quando i nostri ricorsi della TIA, erano utilizzati, contro l’operato di Giulivi, con arringhe impetuose in consiglio comunale, annunciando cambiamenti mai avvenuti.
Marzia Marzoli