Una storia tarquiniese in Germania, di quelle belle. Quelle che ci piace raccontare – e lo faremo, a breve, riprendendo proprio con lui la rubrica “extraconfine” – ma che intanto ha vissuto una pagina (e non parliamo solo in senso metaforico) di bella ribalta giornalistica.
Il protagonista è il pizzaiolo, tarquiniese doc, Marco Natali, protagonista di un bell’articolo su un giornale di Lubecca, cittadina in cui ha scelto di vivere e in cui lavora nel bistrot “Mani in Pasta” di Mönkhofer Weg.
Al centro della chiacchierata, naturalmente, la pizza. “In numerosi romanzi polizieschi sulla scena del crimine, è lo spuntino veloce. – esordisce il racconto – Molte persone la mangiano a casa o al ristorante, ovviamente a tavola: la pizza è diventata una parte irrinunciabile del menù dei tedeschi. Marco Natali ci mostra cosa è importante in una buona pizza e come si prepara”. “Il lievito è un lievito molto speciale, – spiega Marco al giornalista parlando della sua particolare preparazione dell’impasto – fatto con l’uvetta, tra le altre cose”. Per poi svelare un segreto sulla farina che usa: “È una farina di grano duro pugliese, una farina particolarissima dal colore quasi giallastro”, per un risultato”estremamente digeribile”.
“È tutta una questione di sentimento”, dice Marco dopo aver raccontato qualcosa del processo di preparazione, con il giornalista che nota come “non perda di vista la pizza per un minuto”.
In cottura in forno va la cosiddetta pizza d’autunno, una variante della pizza Margherita, mentre Marco Natali presenta con orgoglio la sua zona cucina di circa 20 mq all’interno di “Mani in Pasta”, prima di svelare la variante dolce della pizza con zucchero di canna e Nutella. L’articolo omaggia anche la proprietaria del bistrot, Grazia Carlucci, che presenta il ristorante, aperto nel luglio di quest’anno, con 20 posti a sedere più altri 20 posti all’esterno.