Marco Gentili lancia una petizione on line per aggiornare il nomenclatore per protesi e ausili

Marco Gentili, candidato del PD(s.t.) Una petizione per il rispetto dei bisogni e dei diritti delle persone con disabilità, per sanare un colpevole gap normativo e civile italiano: è quanto ha lanciato in questi giorni Marco Gentili, consigliere del Comune di Tarquinia e Co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, che tramite change.org lancia una raccolta di firme digitali per sollecitare l’aggiornamento, da parte del Ministero della Salute, del nomenclatore tariffario per protesi e ausili, cioè il  prontuario che elenca e stabilisce quali strumenti – dalle carrozzine, alle stampelle, passando per ginocchi artificiali e protesi di ogni tipo – ciascun disabile può (e deve) ottenere gratuitamente dallo Stato.

 Varato nel 1999 – e da aggiornare, secondo la legge, ogni due anni – il nomenclatore non è mai stato aggiornato ed è quindi immutato da oltre quindici anni: quindici anni in cui la tecnologia avanza, migliora la qualità di protesi e ausili, mutano le necessità e, perché no, anche i prezzi. Senza che, però, la realtà italiana sia andata nemmeno lontanamente di pari passo, restando ferma nel passato.

“In questi anni – spiega nel testo della petizione Marco, che è affetto da Sclerosi Amiotrofica Laterale Familiare, una malattia progressiva e devastante che lo costringe su una sedia a rotelle, impedendogli di parlare e limitando molto la sua capacità di autonomia – il mancato aggiornamento del nomenclatore tariffario ha inciso sulla vita di molti come sulla mia, privandola di ausili utili sia in termini di postura fisica, sia a livello comunicativo. In particolare la mia scoliosi, che mi provoca non pochi problemi di postura, difficoltà nel riposo notturno e spesso dolori lancinanti, è in parte frutto di una scarsa disponibilità degli ausili necessari, dovuta proprio al mancato aggiornamento del nomenclatore, che ricordo è fermo dal 1999”.

La vicenda, proprio su iniziativa di Marco, è giunta nei mesi scorsi alla ribalta nazionale e televisiva, con la trasmissione “Le Iene”, che ha sottoposto il problema oltre che al ministro Lorenzin, anche al primo ministro Matteo Renzi, senza che ad oggi però gli impegni presi in TV abbiano portato ad una soluzione del problema.

“Dopo i vari annunci che si sono succeduti in questi ultimi mesi – continua Marco – ho aspettato con ansia la comunicazione, trasmessa in streaming, del Ministro Beatrice Lorenzin e della Dott.ssa Silvia Arcà del 4 febbraio 2015 in Commissione Igiene e Salute ma mi sono accorto con grande delusione e preoccupazione che, invece di spiegare un nuovo sistema più trasparente, accessibile on line, comprensibile nella possibilità di conoscere i modelli di ausili ottenibili e le modalità con cui ottenerli, un nomenclatore al servizio di noi, persone con disabilità e quindi spesso con difficoltà a muoverci, la grande parte dei discorsi si è concentrata sulla difesa delle gare d’appalto per la fornitura degli ausili di serie”.

“Quali sono i veri motivi – si chiede Marco – per cui, invece di adottare un sistema, vigente in tutta Europa, che permette di scegliere, nell’ambito degli ausili disponibili, quello più adatto magari fissando, per ogni categoria, un tetto massimo di spesa per ogni tipologia, si cerca di forzare il sistema dei grandi appalti pubblici per utilizzarlo in un ambito che non gli è proprio?”.

Da qui la scelta di sollecitare l’opinione pubblica anche mediante la petizione on line – potete leggerla e sottoscriverla qui – che in brevissimo tempo è stata sottoscritta da oltre 25.000 sostenitori.

“Mi rivolgo al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – conclude Marco – chiedendole di approvare al più presto un decreto che contempli un sistema di fornitura aggiornato negli elenchi e giusto nelle procedure, e al Governo, nella persona di Matteo Renzi, chiedendo di far approvare questo decreto, giusto perché rispettoso dei bisogni e dei diritti delle persone con disabilità ed in tempi brevi affinchè non si perda più tempo utile”.