Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolto ieri, presso la Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino, il primo incontro tra i rappresentanti degli operatori subacquei attivi nel Lazio (centri diving, circoli subacquei, associazioni sportive) ed i Comandanti delle Capitanerie di Porto e Uffici Circondariali Marittimi della Regione: Civitavecchia, Fiumicino, Anzio, Terracina, Gaeta e Ponza. Ha presieduto l’evento il Direttore Marittimo del Lazio, Capitano di Vascello (CP) Vincenzo Leone.
L’iniziativa s’inserisce nel solco dell’attività di “mappatura della costa” laziale, progetto avviato, a partire dallo scorso anno, dal Comando regionale della Guardia Costiera in collaborazione con ANCI Lazio.
Durante la riunione, è stato proposto il coinvolgimento degli operatori delle attività subacquee ricreative quali “sensori” dell’Autorità Marittima sul territorio, per il monitoraggio dello stato di salute dei fondali. Il pregio naturalistico dei fondali marini costieri del Lazio, infatti, è alla base della continua espansione della pratica dell’attività subacquea sportiva. L’obiettivo è quello di coinvolgere i subacquei in una vera e propria ricognizione dei fondali marini costieri sulla base delle relative zone di mare di riferimento per le immersioni, anche al fine dell’individuazione delle cc.dd. reti fantasma.
Verrà avviata – nell’ambito di incontri aperti a tutta l’utenza del mare e durante i mesi invernali – una campagna di sensibilizzazione sul rispetto dell’ecosistema marino e costiero, nel corso della quale verranno messe a sistema tali realtà ludico\sportive, nell’impegnativa opera di analisi e tutela del patrimonio ambientale sommerso del nostro mare.